sabato 17 marzo 2012

RECAP WETPAINT

Sabato tempo di recap: adesso è il turno di Wetpaint. Questo sito, a differenza di Zap2It, descrive le scene analiticamente e in maniera abbastanza distaccata. Senza digressioni personali. A parte un rivelazione nel finale, in 1912 sono stati maggiori i momenti emozionanti rispetto a quelli scioccanti: andiamo a vedere come sono stati descritti. Attenzione pericolo spoiler per chi ancora dovesse vedere l'episodio! 
The Vampire Diaries Recap “1912”: E l’assassino è…

Intitolato semplicemente “1912,” l’episodio di ritorno di The Vampire Diaries apre appena l’orologio nella piazza cittadina di Mystic Falls batte mezzanotte. L’anno è – indovinate – il 1912. Un Mr. Zachariah Salvatore, un membro del consiglio cittadino, cammina verso casa quando qualcuno si avvicina a lui da dietro e lo accoltella alla schiena. E’ un omicidio – a quanto pare il terzo membro del consiglio in un anno. (Suona familiare?)
Facciamo un salto di 100 anni e lo sceriffo Forbes e il sindaco Lockwood stanno attraversando la stessa piazza, dirette alla prigione dove Alaric sta per svegliarsi dalla morte dietro le sbarre. Apparentemente, dopo che il professore di storia ha scoperto il coltello nella borsa di Meredith, la non-molto-buona dottoressa gli ha sparato. Sia lo sceriffo che il sindaco non vogliono credere che sia stato lui a farlo. Ma il medico legale e il padre di Caroline sono stati entrambi uccisi con un’arma dal suo arsenale quindi… beh, cosa faranno?
Dall’altra parte della città, Elena sta provando a scappare dai ricordi della notte prima. Matt la insegue per dirle che la madre di Bonnie ha deciso di passare attraverso la transizione e diventare un vampiro. Elena si sente in colpa per tutta la situazione. Matt prova a consolarla, dicendo che Bonnie “sa che non è colpa tua.” Ma la nostra ragazza è realista anche se lui non lo è. “Damon ha trasformato la madre di Bonnie in un vampiro per salvare la mia vita,” dice. “E’ senza dubbio colpa mia.”

Prima che Elena possa incolparsi ancora, riceve una chiamata dallo sceriffo e si dirige alla prigione per controllare Alaric. Lì, si imbatte in Damon che sta andando via. Lo sceriffo gli ha ordinato di stare fuori dalle indagini, che, ovviamente, significa che è quello che farà. Ma si rifiuta di dirlo ad Elena. Quando lei gli chiede di restare ed aiutare, lui le risponde con sarcasmo, offrendosi di “squarciare la gola della Dr. False Accuse.”
Tornato a casa Salvatore, Damon chiede a Stefan se si ricorda dell’anno in cui loro nipote Zachariah fu ucciso. Era (avete indovinato di nuovo) il 1912. “O, come mi piace chiamarlo,” Damon ripete, “l’ultima volta che Mystic Falls ha avuto un serial killer tra le mani.”
Poi entriamo nel flashback n. 2. Dopo aver passato 50 anni senza vedersi, i fratelli Salvatore tornano a Mystic Falls per il funerale di loro nipote. I due hanno una strana riunione. Dopo aver scoperto che i loro cosiddetto “zio” Zack era stato ucciso, hanno deciso di restare per risolvere il giallo.

Tornano al 2010, Damon e Stefan vanno al Grill per discutere del caso di Alaric. Provano a trovare i sospetti e qualcosa che potrebbe collegare gli omicidi attuali con quelli del 1912. Mentre giocano agli Hardy boys Rebekah fa qualche ricerca da sola. Si incontra con il sindaco Lockwood per provare a scavare nella storia della piccola cittadina così da poter localizzare l’altra quercia bianca prima che qualcuno possa usare la sua cenere per uccidere lei e la sua famiglia (di nuovo). Il sindaco è tanto cooperativo che stiamo iniziando a chiederci se sia stata soggiogata.
Dopo che il sindaco va via, Beks si unisce ai fratelli, suggerendo che forse uno della loro specie avrebbe potuto uccidere quella gente nel 1912. Stefan si ricorda che c’era un altro succhiasangue in città a quel tempo. “Oh, giusto, Sage,” dice Damon. “Parlando di sesso grandioso…”

Via da quel commento ci ritroviamo nel flashback n.3. La sera dopo il funerale del loro nipote, Damon e Stefan escono per un drink ad un incontro di boxe che si teneva in una tenda nel bosco. L’evento principale comprende una donna, un vampiro sotto copertura di nome Sage, che prende a calci i sederi umani per $100. Mentre guardano l’incontro Stefan prova a convincere Damon ad unirsi a lui nel carrozzone dei niente-sangue-umano.

Tornando al futuro, Elena si avvicina alla Dr. Fell fuori dall’ospedale per capire come il medico malvagio possa “fare questo” ad Alaric. La doc gioca duro, dichiarando che Alaric ha un passato violento che include un paio di ordini restrittivi da Isobel. Elena non le crede. “Tu esci con i vampiri, Elena,” le dice. “Non dovrebbe essere uno shock scoprire che il tuo tutore è un assassino.” Oooh, colpo basso.
Determinata a provare l’innocenza di Alaric, Elena aspetta fino a quando Meredith entra in chirurgia poi lei e Matt fanno irruzione in casa del doc. Il loro piano è di trovare qualche prova da usare contro di lei. All’inizio, non trovano niente. Ma poi Elena si ricorda che le famiglie dei membri fondatori hanno una passione per i falsi muri dietro gli armadi, così controlla l’armadio di Meredith e… bingo.
Elena e Matt iniziano a scavare tra le carte della doc. Trovano una scatola piena di quello che sembra una lista – cartelle sul medico legale, Bill Forbes, e Alaric. Trovano anche un diario della famiglia Gilbert ed una nota del coroner che afferma che il medico legale è morto tre ore prima di quando è riportato sui documenti ufficiali. La differenza di orario salverebbe Alaric dal sospetto di omicidio. Invece di prendere questo e correre, si fermano abbastanza a lungo da essere sorpresi da Meredith.

Dire che lo sceriffo è delusa quando scopre dell’effrazione di Elena e Matt sarebbe andarci leggeri. E’ incazzata. Scoprono che Meredith le ha già dato una copia del documento che scagionava Alaric. Curiosando, Elena e Matt, inavvertitamente hanno danneggiato il caso che stava costruendo contro Meredith. Ora, la dottoressa potrebbe affermare che ogni prova trovata nel suo appartamento avrebbe potuto portarla Elena. Cavolo.

Parlando di mosse stupide… Tornando al Grill, Rebekah sta ancora girando intorno ai fratelli Salvatore anche se erano stati chiari sul non volere la sua compagnia. Soprattutto Stefan non ne è contento. “Perché sei così scontroso,” Beks gli chiede dopo che lui fa un altro commento sgarbato. “E’ in disintossicazione, provando ad essere un uomo migliore e tutto il resto,” risponde Damon.
Però scherza, Damon è veramente interessato alla decisione di suo fratello di terminare l’astinenza. Questo ci porta al flashback n.4. Sage trova Damon che maldestramente si sta nutrendo e lo critica perché usa le sue vittime femminili solo come cibo. “A cosa serve essere un vampiro se non ci si gode il piacere di esserlo?” gli chiede. Lo porta dentro e gli insegna come scegliere le vittime. Gli dice di cercare le donne prudenti perché sono più passionali e si divertirà di più a sedurle. Gliene indica una. Damon coglie al volo il suo suggerimento. Ma lui prende nota per bene. E, durante il flashback n.5, suggerisce a Stefan di rompere il suo digiuno niente-umani e dividere una donna per un pasto.

La storia sembra ripetersi nel presente. Dopo aver ammesso che è “pronto per mangiarsi tutti i camerieri,” Stefan corre via dal Grill. Damon e Rebekah lo seguono. Questa volta, quando Damon prende una donna da condividere, pensa che stia aiutando il suo fratellino. “Non durerà questa cosa del digiuno,” gli dice. “Non ci riesci mai.”
Damon minaccia Stefan, dicendo che se non berrà un po’ del sangue della donna lui darà la povera ragazza a Rebekah per farla uccidere. Stefan guarda il collo sanguinante della donna. Non può resistere a farsi un goccetto. Solo una volta che inizia a bere non riesce a fermarsi e perde il controllo e Damon deve trascinarlo via da lei.
La donna cade al suolo e Damon le dà un po’ del suo sangue per farla guarire. Ma, ovviamente, prima che Stefan possa tornare a casa e ripulirsi, Elena e Matt arrivano, trovandolo con il sangue sul viso ed una donna morsa ai suoi piedi. Ooops. Damon prova a convincere Elena che è solo un esperimento, ma lei non è così stupida.

Tornati a casa Gilbert, Matt prova a consolare la sua ex. Poi le chiede cosa ci vede nei Salvatore. Elena gli dice che sa che non ha senso, ma che quando i suoi genitori sono morti si è sentita al sicuro con Stefan. E l’intera questione Damon? Beh, dice, “Damon mi è entrato dentro. E’ sotto la mia pelle e non importa cosa faccio non riesco a liberarmene.” Matt conosce il sentimento. Dà un’occhiata ad Elena che ci fa pensare che si sia dimenticato di Caroline. “Una volta che ti innamori di qualcuno non so se puoi riuscirci,” dice. Uh-oh. Come regalo d’addio, tira fuori il diario dei Gilbert dalla sua tasca posteriore. Dice che l’ha preso alla stazione di polizia dopo il loro incontro con lo sceriffo. “A volte è utile essere l’unica persona normale in una città di vampiri,” dice del suo furto. “Sono praticamente invisibile.”

Dall’altro lato della città a casa Salvatore, Stefan è seduto di fronte al fuoco, rimuginando. Accusa Damon per aver provato ad aiutarlo solo perché si sente in colpa per il bacio con Elena. Questo ci riporta al flashback n.5. Allora Damon convince Stefan a saltare giù dalla carovana dei bevitori-di-sangue-animale e prendere la donna che Sage aveva scelto per lui. “Fatti un goccetto con me, fratello,” gli dice.
Stacco su stefan che beve avidamente e non condivide la donna. A metà abbuffata, lui la decapita – la riprende e mette la testa di nuovo al suo posto. Poi cade in ginocchio e inizia a scusarsi ed a provare a riassemblare la ragazza. “Cosa mi hai fatto?” Chiede a Damon. Poi scappa via. Damon non lo segue. Questo, si scopre, è l’inizio di un’altra baldoria assassina di Stefan.

Scopriamo che il non aver fermato Stefan dal suo vortice delittuoso è quello per cui Damon davvero si sente in colpa – non tutta la questione Elena. E’ per questo che sta provando ad aiutare Stefan a fare lentamente marcia indietro dal sangue umano. “Ogni volta che andrai troppo lontano io sarò lì per riportarti indietro,” gli dice. “Ogni secondo. Ogni giorno. Finché non avrai più bisogno di me… Perché ora sei tutto quello che mi è rimasto.”

Ugualmente, Alaric è tutto quello che Elena ha. Quando l’insegnante prova richiamarla per essere entrata nell’appartamento di Meredith, Elena lo lascia fare. Poi va di sopra a leggere il diario rubato, che, scopriamo, è appartenuto ad una lontana parente Samantha.
Meredith fa un salto mentre Elena è di sopra a leggere. Dice ad Alaric che ha creato il documento per scagionarlo così da poterlo aiutare. Prendi questo: Pensa che lui sia il killer. “Tu sei pazza,” le dice Alaric.
“No. Ma penso che tu potresti esserlo,” risponde Meredith. “Indossi un anello che ti fa ingannare la morte, Ric. Quante altre volte puoi morire prima che ti cambi?”
Ric si siede. Ed assume un’espressione che ci suggerisce che non è molto sicuro di se stesso. Proprio mentre Meredith inizia a spiegare come lei pensa che questo vortice di omicidi può essere possibile, Elena arriva tenendo il diario. “Ric penso che lei abbia ragione,” dice.
Taglio al flashback finale. Siamo in piazza con Zachariah Salvatore, di nuovo. Solo che questa volta vediamo una donna, Samantha Gilbert, tirare il coltello fuori dalla schiena di Zack. Indossa lo stesso anello che ora appartiene ad Alaric.








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