mercoledì 16 aprile 2014

INTERVISTA: PAUL WESLEY A PIX 11 MORNING NEWS

Martedì mattina (15 Aprile) il nostro Paul si trovava a New York City negli studi della PIX 11 per parlare del suo imminente debutto alla regia con l’episodio che sarà trasmesso domani, in America. Scopriamo cosa ha raccontato durante la breve chiacchierata a Morning News.



I: Date un’occhiata alla clip di The Vampire Diaries, ci sono mille motivi per cui lo amiamo.
STEFAN: Hai presente quando a volte ti senti pazza, mi chiami e io ti dico che non lo sei?
CAROLINE: Anche se lo sono la maggior parte delle volte.
STEFAN: Be’, ho bisogno che tu mi dica che non sono pazzo.
CAROLINE: Non te lo posso promettere.
STEFAN: Stavo andando alla macchina, quando mi hanno quasi investito in mezzo alla strada perché ho avuto delle visioni su Elena.
CAROLINE: Ritiro quello che ho detto. In realtà non sei assolutamente pazzo. Sta succedendo qualcosa.
I: Diamo il bentornato a Paul Wesley a PIX 11 Morning News.
P: Ciao, grazie per avermi invitato.
I: Ti è piaciuta la scritta nei sottotitoli “si sta facendo sexy?”(n.d.t. gioco di parole tra vampiro e vamp)
P: In realtà è ancora lì. Chi ha avuto l’idea di scriverlo? Cosa dovrebbe significare?
I: Be’, sai, passiamo ore a pensare a queste cose.
P: Come siete arrivati a “vampy”?
I: Non lo so…ma sorvoliamo, andiamo avanti. Ascolta, quinta stagione, ventidue episodi anche per questa stagione. Pensavi che sareste arrivati così lontano e che sareste stati così seguiti?
P: Non avevo grandi aspettative, ma sapevo, una volta girato il pilot, avendo con noi Kevin Williamson e il genere.. ho avuto la sensazione che sarebbe andata bene. Ed eccoci qui, cinque anni dopo…
I: Ti diverti ancora?
P: Certo! E’ uno dei motivi per cui mi piace continuare e l’episodio che andrà in onda giovedì prossimo, che ho diretto…
I: Bello.
P: Non è stato così “elettrico”, ma di sicuro ha trasmesso una nuova scarica di entusiasmo nella mia vita.
I: OK. Come è stato trovarsi di fronte alla telecamera e poi anche dietro? Come l’hai gestita, non è stato strano?
P: Come ho detto prima, bisogna cercare di non essere narcisisti, perché devi controllare la scena. La si gira e poi bisogna essere obiettivi e dire “Ok, andiamo avanti” perché non ci si può soffermare magari sul fatto che i miei capelli non fossero in ordine.
I: Ma come è stato dirigere i tuoi amici? E’ stata una specie di sfida averti al comando…
P: Sai, tutti pensano che chi dirige sia a capo di tutto, ma ho avuto dannatamente bisogno di loro. Ho avuto più bisogno io di loro, che non loro di me. Stare lì vicino, seguire le loro performance. Parlai con loro dei miei dubbi da regista chiedendo il loro aiuto e sono stati gentilissimi, sono venuti da me, conoscevano le battute. Sono rimasto davvero colpito, in modo positivo.
I: Nessuno ha detto qualcosa come :”Non sei il capo qui”?
P: Ci sono stati un po’ di scherzi che non mi aspettavo e battutine come: “Oh, davvero, sei il regista?”. Alcune me le aspettavo, ma sono stati molto più rispettosi di quanto immaginavo.
I: Quesll’episodio andrà in onda questo giovedì e si intitola “Resident Evil”.
P: Sì, Resident Evil.
I: Ok, ma parliamo di altri tuoi progetti. Cosa puoi dirci del film per South for Southwest?
P: Oh, grazie. E’ un film ambientato a New York. Prodotto con uno dei miei migliori amici Shawn Christensen che ha vinto un Oscar l’anno scorso nella categoria “Best Live Action Show”. Ha trasformato questo show live action nel film”Before I Disappear” con cui abbiamo vinto un “Audience Awards” all’ SXSW film festival. Ne sono davvero orgoglioso.
I: Questo è il cast. Un gran bel cast!
P: Esatto. Emmy Rossum, Ron Perlman, Fatima Ptacek. Sì, è stato un progetto fatto per passione e a basto costo che abbiamo girato a Brooklyn… spero che lo vediate presto.
I: Sembra interessante. Sai cosa mi piace dei film con un budget limitato? Si crea sempre qualcosa di meraviglioso, sorprendente e incredibile.
P: Esatto. Sapete, la cosa bella è che sono film artistici, quindi si fa quello che si vuole, per trasmettere qualcosa e non si è influenzati dal resto.
I: Già… Ho amato il fatto che tu sia così giovane, eppure sei stato scelto come giudice per il Tribeca Film Festival. Che ruolo hai avuto, come è stato?
P: Sicuramente è una cosa che mette pressione. Ma, prima di tutto, mi sono sentito sicuramente lusingato di aver preso parte ad un film festival così di prestigio. Ero uno dei cinque o sei giudici per quanto riguarda i cortometraggi, ma c’erano Woopie Goldberg, Christine Lakin, e altri ancora. Non ho idea del perché mi hanno scelto, o a cosa stessero pensando…
I: Be’ hai passione e la rappresenti.
P: Ho una passione incredibile per i cortometraggi e ho tutti i DVD dove li guardo. E’ un grande compito che ho preso molto seriamente.
I: Ti stai godendo il tempo qui a New York?
P: Sì, penso che sia la mia città preferita al mondo.
I: Sul serio?! Hai detto del mondo!
P: Sì, lo so. La più bella del mondo.
I: Perché?
P: Sono cresciuto a 45 minuti di macchina da qui, in New Jersey e… non lo so, è fantastica, è un mix sorprendente di culture. Non sono qui in inverno però…
I: Ecco perché! Sì, effettivamente la California è più calda durante l’inverno.
P: No dai, sono ad Atlanta, non è così lontano e diverso.
I: Vero. Paul, è stato bello riaverti qui a New York City. Congratulazioni per tutti i tuoi progetti.
P: Grazie.
I: Buona fortuna per tutto. E’ il grande episodio è giovedì, giusto?
P: Esatto, giovedì alle 8 pm.
I: Ok, lo seguirò.
P: Quindi guardatelo. Grazie mille, lo apprezzo molto.

fonte TVD Italia

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