venerdì 2 maggio 2014

IAN SOMERHALDER – YEARS OF LIVING DANGEROUSLY

Domenica 4 maggio andrà in onda la puntata della serie-documentario, “Years of Living Dangerously”, che vedrà protagonista il nostro Ian Somerhalder.
Ian è da sempre impegnato nella sensibilizzazione al tema dei cambiamenti climatici e, in questo video, ci spiega perché l’argomento è così importante, perché è reale e perché bisogna fare qualcosa ora.“L’impegno di anche una singola persona è significativo”.





YEARS OF LIVING DANGEROUSLY
Ian: Questo è l’ufficio… Mi chiamo Ian Somerhalder e sono un attore.
La ragione per cui mi interessano i cambiamenti climatici.. sono nato e cresciuto in un ecosistema molto delicato nella costa della Louisiana e fin dall’infanzia mi sono reso conto del delicato equilibrio tra la natura e la specie umana.
Chi più mi ha ispirato e aiutato a capire che una persona, una sola persona può fare la differenza è Peter Seligmann (Co-fondatore, Ceo di Conservation International- ndt).

Ashville North Carolina.
Mary Anne Hitt (Beyond Coal Campaign): Ecco proprio davanti a noi la principale fonte di inquinamento climatico nella Carolina settentrionale e occidentale e che in realtà inquina anche le acque.
Ian: Quando ho realizzato la gravità della situazione il mio cuore è scoppiato nel petto perché ormai era fatta, le cose devono cambiare adesso.
Ian: Mary, perché il carbone, perché è così dannoso, perché gira tutto attorno al carbone?
Mary Anne Hitt (Beyond Coal Campaign): Le fabbriche di carbone sono la prima fonte di inquinamento in questo Paese eppure abbiamo i mezzi e le tecnologie, economiche, convenienti e sicure… così se vogliamo davvero fare qualcosa, con la scienza dalla nostra parte, qui è da dove dobbiamo iniziare.
Ian: Questo è senza dubbio il progetto più importante di cui io abbia fatto parte. Quello che mi spaventa di più è che da qui ai prossimi 50 anni molte specie saranno estinte, dovremo avere a che fare con alluvioni e siccità che renderanno difficile mantenere le coltivazioni agricole o gli allevamenti ittici e non. Diventerà difficile trovare da mangiare o da bere e in tutto questo risiedono le basi della nostra esistenza, ecco cosa mi spaventa di più perché l’ho visto io stesso nel corso della mia vita, e se l’ho visto in questi ultimi 16 anni allora cosa ci aspetta nei prossimi 50?
Boston, Massachusetts – Harvard Club of Boston Prof. Richard Muller (University of California, Berkeley): Il riscaldamento globale è reale e coinvolge anche gli uomini. Alla fine siamo riusciti a mettere in un grafico l’andamento della temperatura globale dal 1973 ad oggi e possiamo concludere che sembra essere proporzionale alla quantità di diossina di carbone nell’atmosfera.
Ian: Il prezzo del non fare nulla è cento volte più alto di quello di fare qualcosa.
Prof. Muller: Penso sia la prima volta nella storia dell’umanità in cui stiamo facendo qualcosa che potrebbe essere disastroso per il pianeta.
Ian: Ci è capitata questa sventura, è un interesse comune, tutto ha la sua importanza.


fonte TVD Italia

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