venerdì 4 aprile 2014

INTERVISTA: PAUL WESLEY AFFONDA LE ZANNE NELLA DIREZIONE

Ecco un’altra intervista dove Paul Wesley racconta la sua esperienza dietro la macchina da presa, dirigendo il diciottesimo episodio di The vampire diaries“Resident Evil”, che sarà trasmesso il 17 Aprile. Nonostante abbia rilasciato già diverse dichiarazioni in merito al nuovo incarico all’interno della serie, l’interprete del nostro bel vampiro aveva altro da condividere e lo ha fatto ai microfoni di Speakeasy; inoltre, ha commentato il finale di stagione, rivelando qualcosa di molto interessante al riguardo.




A soli cinque giorni dal termine delle riprese della 5° stagione di The Vampire Diaries, il preferito dai fan, Paul Wesley, meglio conosciuto come Stefan Salvatore, ha incontrato Speakeasy per discutere del suo debutto come regista. I fan potranno finalmente vedere cosa ha da offrire il loro Salvatore preferito, stavolta da dietro le telecamere, nel prossimo episodio di The Vampire Diaries, intitolato “Resident Evil”, che andrà in onda il 17 aprile.
SPEAKEASY: Quindi hai recitato, prodotto e adesso diretto. Ti sei esposto da solo ad una tripla minaccia?
PAUL WESLEY: Odio dirlo, ma penso di essermi divertito di più a dirigere The Vampire Diaries, piuttosto che a recitarvi all’interno. Non fraintendermi, amo recitare nello show, ma c’è qualcosa nel dirigere che mi attira ed è qualcosa che mi sono sempre visto a fare. Non ho mai realmente pensato di diventare un regista televisivo. Ho sempre pensato con certezza che a quest’ora avrei diretto il mio primo spettacolo, ma non è stato possibile, visto che sono stato impegnato per mezzo decennio a girare con The Vampire Diaries. Quello spettacolo arriverà presto, ma questo è stato un ottimo inizio per me e devo dire che è davvero meraviglioso lavorare con una crew così esperta e con persone fantastiche che ti supportano. È stato un ottimo modo per iniziare, posso assicurartelo.
SPEAKEASY: Cosa ti ha spinto a decidere di provare a dirigere?
PAUL WESLEY: Be’, è qualcosa che volevo fare fin da quando ero piccolo. Sono sempre stato un appassionato di cinema ed ho sempre ammirato i registi. Ma è qualcosa di difficile da ottenere. In realtà ho sempre voluto girare un film a scuola, ma non ne ho avuto la la possibilità, perché ho iniziato a lavorare come attore quando ero molto giovane. Ho seguito semplicemente il mio istinto mettendomi in gioco.
SPEAKEASY: Ormai lavorate insieme da ben cinque anni. Come hanno reagito gli altri attori quando sei improvvisamente diventato il loro “capo”?
PAUL WESLEY: In qualche modo è divertente l’uso di questa parola, visto che non sei davvero il “capo”. Fai totalmente affidamento sugli attori, è divertente. Tutto il mio episodio è essenzialmente dettato da come si sentivano gli attori e da come mi supportavano, avevo più bisogno io di loro, che loro di me. Praticamente ero il loro leccapiedi.

Sinceramente mi aspettavo che mi prendessero in giro un po’ di più. Se lo aspettavano tutti [n.d.t. che avrebbe diretto un episodio], ma nessuno ha fatto davvero qualcosa, ed è stato carino. In effetti, sono stati incredibilmente affettuosi e mi hanno supportato molto; sono stati anche molto rispettosi nei miei confronti. Non dicevano cose come ‘Oh, non ho intenzione di ascoltare Paul’, anzi dicevano ‘Oh, ehi, Paul fa questo da cinque anni, vogliamo davvero sentire ciò che ha da dire’. È stata davvero una bella esperienza.

SPEAKEASY: I fan noteranno un cambiamento globale dello stile nell’episodio che hai diretto?
PAUL WESLEY: Non necessariamente. The Vampire Diaries è una “formula” che funziona e che ha delle caratteristiche specifiche che vanno rispettate. Penso ci saranno alcune cose nel mio episodio che risulteranno particolarmente interessanti ed uniche nel loro genere. Ho cercato di dare la mia impronta personale, ma alla fine “l’anima” rimane quella solita di The Vampire Diaries. Lo show è ancora The Vampire Diaries, c’è così tanto da fare come regista di una serie televisiva. Bisogna seguire la “formula”, è quello per cui si è stati assunti: seguire una formula che funziona con un ottimo successo da ben cinque anni. Non si è alle prese con un pilot, nel quale si può dare il proprio punto di vista e stile. Non si sta girando un film. È un episodio di una serie televisiva e non si può cambiare direzione. D’altra parte, se non stai facendo davvero il tuo lavoro, potresti non essere chiamato in futuro per rifarlo.
SPEAKEASY: Sembra che questa esperienza ti abbia ispirato sul serio. Hai dei progetti futuri come regista?
PAUL WESLEY: Voglio proseguire per questa strada, e la televisione mi va bene. Posso dire senza problemi che c’è materiale molto più convincente in televisione che non nel mondo del cinema, statisticamente parlando. Per ogni buon film che esce, ce ne sono probabilmente 5000 davvero pessimi che non vedreste mai. In televisione, invece, vengono fuori ogni notte delle cose incredibili. La televisione è un mondo spettacolare, ora come ora, per le persone creative, anche se è un’esperienza riservata a poche persone; ma sto imparando che vederla così è un modo sciocco di approcciarsi alle cose.
SPEAKEASY: Con solo una settimana mancante al termine delle riprese della quinta stagione di The Vampire Diaries, cos’altro hai in programma?
PAUL WESLEY: C’è appena stata la première del primo film che ho prodotto al South by Southwest,“Before I Disappear”, abbiamo vinto un “audience awards“[n.d.t. premio dato dagli spettatori], e spero che molti vedano questo film, perché ne sono molto, molto orgoglioso. E, in realtà, ho avviato una piccola compagnia di produzione con un amico che è un veterano nell’industria televisiva, e insieme andiamo in giro, cercando di trovare qualcosa di interessante e convincente. Non voglio parlare troppo presto, ma credo sarà questo ciò su cui mi concentrerò in futuro.
SPEAKEASY: Ora devo chiedertelo, puoi rivelarci qualche dettaglio riguardo l’ultima parte di questa quinta stagione?
PAUL WESLEY: Ho letto il finale e la serie si chiude con una nota interessante. Penso di poter dire qualcosa sui personaggi principali: succederà qualcosa proprio a loro. La quinta stagione si chiude in modo ambiguo e non si riesce a capire cosa succederà nella sesta stagione, perché le persone sono…. diciamo solo che un destino molto misterioso attende due dei nostri personaggi principali.

fonte TVD Italia

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