lunedì 5 dicembre 2011

VAMPIRI IERI, OGGI, DOMANI

Se ne è molto parlato in questi giorni in concomitanza con l'uscita del penultimo capitolo della saga di Twilight, il microcosmo dai canini appuntiti spopola delle sale cinematografiche, in libreria, sugli schermi nelle nostre case. Variety.com ci fa un quadro di quello che è stato e di quello che sarà il fenomeno dei vampiri, analizzando i risultati al botteghino dei vecchi film e proponendoci quello che arriverà sul grande schermo nel prossimo 2012. 

I soldi rosso sangue di Hollywood
Il fascino dei vampiri resiste

Con 283 milioni di dollari nel week end d’esordio, i vampiri di Twilight ci hanno ancora una volta ricordato che il mondo dei non morti è pieno di vita.
Mentre i libri di Anne Rice hanno aiutato Hollywood a concentrarsi sull’aspetto sensuale e romantico dei vampiri, i film e i progetti televisivi per il prossimo anno offrono un’ulteriore conferma che scorrerà del sangue fresco.
“L’interesse per i vampiri è ciclico” afferma Leslie Morgenstein, direttore generale di Alloy Entertainment e produttore esecutivo della serie di successo di CW The Vampire Diaries. “Detto questo, non mai visto un ciclo così lungo come quello che stiamo vivendo oggi, che è iniziato nel 2008 con Twilight.”
Il prossimo appuntamento è il 20 gennaio con il lancio di “Underworld Awakening”, il quarto episodio della saga di Screen Gems, che ha guadagnato quasi 300 milioni di dollari nel mondo dal 2003. Il film con Kate Beckinsale uscirà in 3D.
Un’altra guerra all’ultima goccia di sangue: una epica battaglia di vampiri tra la Warner Bros e la Fox. Per primo sulle scene sarà l’ultimo lavoro di Tim Burton e Johnny Depp, “Dark Shadows”, che la Warner lancerà l’11 maggio. Basato sulla soap di Dan Curtis andata in onda quotidianamente dal 1966 al 1971 sull’ABC, il film prodotto da Graham King è costato 60 milioni di dollari.
Il mese successivo vede il cruento concorrente della Fox, “Abraham Lincoln: Vampire Hunter”. Basato sull’omonimo racconto del 2010 di Seth Grahame-Smith, il debutto del 22 giugno segna “Wanted” il ritorno di Timur Bekmambetov come direttore. Il libro dell’editore Grand Central ha venduto una prima tiratura di 200 mila copie ed è divenuto un best seller che è stato accettato anche dagli studiosi di Lincoln. Questi due film hanno qualcosa in comune: Burton ha prodotto il film 3D da 70 milioni di dollari “Abraham Lincoln: Vampire Hunter”, mentre Grahame-Smith ha scritto “Dark Shadows”.
L’estate prossima i videogiochi Sony di “Shadows” e “Vampire Hunters” impaletteranno la leggenda di Dracula con “Hotel Transylvania”, gioco in 3D previsto per settembre. Adam Sandler darà la voce al protagonista dai canini appuntiti. E due mesi dopo, la saga di Twilight si conclude con “Breaking Dawn: part 2”.
Nel frattempo Neil Jordan di “Interview with the Vampire” rivisita il genere con “Byzantium” da 13 milioni di dollari. Basata sull’opera “A Vampire Story”, la trama del film gira intorno a una madre e una figlia che dicono di essere vampire di 200 anni. Saoirse Ronan appare in questo mystery drama le cui riprese inizieranno il mese prossimo.
Andando avanti, molti progetti stanno bollendo in pentola, incluso “Dracula Year Zero” della Universal con Sam Worthington come associato e Michael De Luca come produttore.
Altri progetti necrofili includono il remake di “Buffy the Vampire Slayer” e “The Hunger”, così come “Harker”, tratto da “Dracula” prodotto da Leonardo di Caprio e “A discovery of Witches” su un guerra fra specie fra vampiri e streghe, tutti della Warner; e “The Knights Templar” guidato da Bekmambetov, che vede un esercito di vampiri che cerca di distruggere il Sacro Graal.
Sul versante televisivo il pilastro del giovedì di CW “The Vampire Diaries”, adesso alla sua terza stagione, è divenuto uno dei programmi più popolari di tutti i canali per giovani, nonché uno dei programmi di maggior successo nella storia di Alloy. Il debutto di stagione a settembre ha registrato 3 milioni di telespettatori.
“Si tratta di un prodotto che ha dato tre morsi alla mela” dice Morgenstein direttore generale di Alloy. “C’erano stati i libri di successo negli anni Novanta. Poi sono divenuti una serie. E poi la serie ha dato una seconda, e felice, vita ai libri. Infatti The Vampire Diaries ha avuto una seconda vita di gran lunga migliore di un prodotto come il nostro Gossip Girl”.
I libri hanno venduto circa 5 milioni di copie in Usa e i diritti sono stati venduti a più di 30 paesi.
Secondo l’editore della saga di Twilight, Little Brown, i quattro libri di Stephenie Meyer – Twilight, New Moon, Eclipse e Breaking Dawn – hanno venduto 116 milioni di copie nel mondo. La casa madre Lagardere si è trovata a lottare contro una diminuzione di profitti quando la Meyer ha iniziato a scrivere altri libri e le vendite rallentavano. I primi tre film hanno prodotto più di 1,8 miliardi di dollari al botteghino per la Summit.
Invece un’altra serie basata su un libro, “True Blood” della HBO, registrò 1,4 milioni di spettatori durante il suo debutto nel 2008, per poi rapidamente salire e adesso si è aggiudicata il titolo di programma più seguito del canale dai tempi dei “Soprano”. Conclusa la quarta stagione a settembre, è stata confermata la quinta.
Riguardando al successo di Twilight nel mondo editoriale, i film tratti dai libri sembrano qualcosa per cui non ci voglia un grande sforzo.
Ma non è così. I libri bestseller della Rice “Vampire” non hanno portato al successo al botteghino: “Intervista col vampiro” con Tom Cruise e Brad Pitt registrò un buono ma non eccezionale incasso di 224 milioni di dollari nel mondo e nessun altro film è stato tratto dalla serie della Rice. “Dracula di Bram Stoker” di Francis Coppola ottenne nel 1992 216 milioni di dollari nel mondo, mentre un’altra versione della leggenda di Dracula “Van Helsing” fece 300 milioni di dollari nel mondo, ma non sono riusciti a imporsi come punti di riferimento.
L’adattamento, a budget ridotto, di “Blade”, lanciato nel 1998, ha mantenuto in salute i vampiri al botteghino – i tre film hanno collezionato in tutto 415 milioni di dollari.
In confronto i canini televisivi hanno lasciato un’impressione più duratura. “Buffy the Vampire Slayer” (prima della Warner Bros poi della UPN) è divenuto un fenomeno della cultura pop, dando vita a libri per ragazzi, fumetti e lo spin off Angel, nonché DVD, sebbene le cifre non siano disponibili. Tuttavia, in termini di impatto economico, la serie ha di gran lunga superato il suo predecessore sul grande schermo, un film della Fox del 1992, che ha guadagnato meno di 17 milioni di dollari in Usa.
Comunque alcuni si chiedono se il mercato dei vampiri sia saturo.
“Non lancerei un nuovo prodotto sui vampiri adesso” afferma Morgenstein. “Perfino se avessi il nuovo Twilight tra le mani, lo metterei nel cassetto per un paio di anni.”
Non potrebbe fare del male; a Hollywood i non morti sembrano non morire mai.






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