Ian Somerhalder protagonista del servizio fotografico per Watch è stato intervistato successivamente da Jennifer Goddard Huete, che in una conversazione dai toni morbidi e soffici ripercorre tutto il percorso della vita di Somerhalder esplorando i suoi inizi come modello, l’impegno nel mondo televisivo e il suo essere filantropo per poi perdersi nella nebbia come un vero vampiro sa fare. Un’intervista delicata che con la flessuosità delle parole mette in luce aspetti ancora non del tutto conosciuti di colui che con l’interpretazione ineccepibile di Damon Salvatore da cinque anni ci regala grandi emozioni.
SANGUE GIOVANE
Il cattivo ragazzo di The Vampire Diaries, Ian Somerhalder, torna alle sue radici di modello a New York nel suo più elegante look primaverile.
STYLING DI Chr*stOPHER
Per essere un uomo che passa la maggior parte del suo tempo a pensare alla conservazione, Ian Somerhalder consuma una quantità impressionante di energia. Una quantità nucleare. E’ impossibile ignorarlo, così come i suoi occhi, della sfumatura più blu di quella di Sinatra.
Irradia una passione e una positività contagiosa, e tanto che lo sappiate, una cinica giornalista sta confessando una passione a lungo dimenticata per una delle più attraenti giovani star della CW davanti ad una bottiglia di Barolo al ristorante Gemma nel Bowery, l’ultimo quartiere di Manhattan dove si possa trovare Ian Somerhalder. “Non vado mai oltre la 14esima strada” confessa, ammiccando con quello sguardo d’intesa che anche l’incomparabile Damon Salvatore, straordinario vampiro, scocca affascinando milioni di telespettatori in The Vampire Diaries nelle ultime cinque stagioni. Se non lo conoscessi appena giuro che sarei soggiogata anche io.
Appena uscito da un servizio fotografico nella trendy Noho (Nord Hollywood n.d.r.) per Watch, Somerhalder mantiene la parte nella sua uniforme da città: giacca di pelle nera, jeans aderenti ed il suo caratteristico cappello, inclinato in modo disinvolto. La giacca è dotata di un proiettile intascato durante un recente ritiro nella sua proprietà di 1000 acri nella campagna della Georgia, dove i confortevoli confini della sua roulotte Airstream gli offrono riposo dai ritmi frenetici delle riprese nella vicina Covington. La pallottola lo ha seguito per tutto il tragitto fino al Gemma, dove è stata scoperta in una stanza illuminata da candele e specchi – la scenografia perfetta per ‘Smoldy’, come Nina Dobrev, la sua co-star in Vampire Diaries, ama chiamarlo.
Sulla soglia dei 35 anni l’attore non dimostra un giorno in più del 23enne che interpreta sullo schermo. Il suo essere di vampiro e l’energia senza età sono in parte dovute ad uno stretto regime di sana alimentazione, scatole di vitamine e supplementi, meditazione ed un centro benessere che ha appena costruito nella sua casa di 170 metri quadri ad Atlanta, che divide con sei cani e due gatti. Inoltre continua a guardare a ripetizione Ragazzi Perduti, un film sui vampiri del 1987.
“Mi sento come se avessi vissuto 100 vite. Io sono un vampiro,” dice il nativo della Louisiana tra un boccone e l’altro, pensando alla sua giovinezza passata crescendo sulle rive paludose del lago Pontchartrain. “Quando guardi fuori, verso il lago, puoi vedere le luci della città che brillano in lontananza. Penserei ‘Sono al sicuro perchè so che loro sono laggiù.’ Ho sempre associato New Orleans con i vampiri. Mia madre era una grande fan di Anne Rice ed io ho sempre saputo tutto sul folklore voodoo e vampiresco di Marie Laveau.”
Nella sua vita più recente, Somerhalder interpreta il cattivo ragazzo succhia sangue Damon Salvatore in The Vampire Diaries, un ruolo a cui sembra naturalmente portato. Ma nonostante ciò il suo curriculum, ed aggiornamenti su Twitter, riportano cose più simili al progetto “Eagle Award” dei boy scout che al modello diventato attore che recita in uno show di successo che ha appena raggiunto il suo centesimo episodio. Abituato alle strade affamate della città, Somerhalder assapora un altro sorso prima di ricordare com’è arrivato per la prima volta a New York un quarto di secolo fa.
“Mia madre ha usato ogni dollaro che avevamo per mandarmi a corsi da modello e recitazione quando avevo 10 anni. Poi venivamo a passare qua per l’estate. È stato incredibile.” Lavorava per due o tre campagne diverse al giorno per nomi come Ralph Lauren, The Gap, Calvin Klein, Dolce & Gabbana, Gucci, Versace and Guess (per cui ha prestato la faccia in due stagioni autunnali), non c’è voluto molto prima che il modello sedicenne andasse a vivere da solo, viaggiando per il mondo per lavori a Parigi, Milano, Londra, Madrid e Barcellona. Ha anche velocemente capito che stare di fronte alla macchina fotografica era uno strumento per un fine più grande.
“Nel mondo della moda, se sei un direttore creativo o uno stilista, è un’attività molto creativa e che puoi dirigere,” spiega Somerhalder. “Se invece sei un talento, il mondo della moda è sensibilmente più insulso.”
A 19 anni smise di fare il modello e diresse la sua attenzione ai corsi di recitazione, guadagnandosi prima un ruolo nel film del 2002 Le regole dell’attrazione al fianco di Jessica Biel e Kate Bosworth, e poi divenne il volto di Boone Carlyle in Lost (2004), fino ad arrivare al suo attuale ruolo in The Vampire Diaries dal 2009. Nel frattempo si è laureato da privatista in studi umanistici. “Non devi essere iscritto ad una scuola per studiare. Il mondo è una bellissima classe dove siamo tutti insieme, rimbalziamo in giro, impariamo, sbagliamo spesso. E, proprio come a scuola, i bravi ragazzi rendono l’esperienza migliore. I ragazzi che invece fanno i bulli e i b*stardi rendono la cosa non proprio meravigliosa. La cosa che manca di più nel mondo, ed al tempo stesso ciò che tutti desiderano di più, è la compassione. Mia madre, Edna, è quella che mi ha instillato tutto questo fin da piccolo.”
E proprio questa compassione, la perdita di petrolio della piattaforma Deepwater Horizon della British Petroleum nell’aprile 2010, è stato il catalizzatore per il rilascio. “Mi sentivo così inutile, così arrabbiato. Quando sei del sud est della Louisiana, dove tutto è un microcosmo rappresentativo di quel solo luogo sulla terra – la biodiversità e l’interconnessione tra l’umanità e l’ambiente sono un circolo chiuso, è spaventoso. Entrambi i miei genitori mi hanno fatto capire è l’equilibrio ciò che tu devi proteggere la tua intera vita.”
Nel Dicembre 2010 ha creato la Ian Somerhalder Foundation (ISF), un ente noprofit che punta al cambiamento sensibilizzando le nuove generazioni nel risolvere i problemi globali. Da allora l’attore è stato una presenza costante sui tappeti verdi come instancabile sostenitore per tutto, dalla conservazione, alla protezione dell’ambiente, alle energie rinnovabili fino ai santuari per animali, sviluppo delle nuove generazioni, scuole private e sradicazione della povertà. Come capo della ISF e fondatore di altre cinque società che includono Go Green Mobile Power e Ryot.org passa i pochi momenti liberi tra il recitare ed il dormire costruendo entità che generano profitto “Che alimenteranno le azioni noprofit necessarie nella ISF, che è la mia creatura preferita.”
Come ho detto prima, una quantità nucleare di energia.
Quindi come può un uomo focalizzato su quest’idea così grande e profonda conciliare la routine giornaliera dell’interpretare un vampiro in TV per gli adolescenti e le loro mamme? “Hollywood mi da l’accesso a 200 milioni di persone che possono leggere questi messaggi [sul sito della ISF] ed esserne ispirati. Questo è quello che mi porta ad interagire con milioni di ragazze a cui altrimenti non interesserebbe in alcun modo sapere quello che dico: loro adesso vanno a vedere e leggono, in questo modo prendono le informazioni. Se questo è il canale giusto, che lo sia. Fino a che loro continueranno a vederlo.”
Le adolescenti non sono le sole che prestano attenzione al suo messaggio. Nell’estate del 2012 Somerhalder è stato invitato ad una colazione a Los Angeles, con altri giovani membri di Hollywood per un incontro con il Presidente Obama. Somerhalder ha velocemente fatto una foto con il suo Iphone mentre parlava col presidente vicino alla bandiera americana. “Ha detto, ‘Cos’è che voi sapete ed io no?’ E davvero voleva saperlo. Mi ha detto che è perché io ho accesso alle persone, e so cosa sta accadendo nel mondo. Non è fantastico tutto ciò?”
Il suo lavoro come attore/sostenitore gli ha fatto guadagnare un posto come inviato nel documentario in sette parti di questa primavera, Years of Living Dangerously, in anteprima domenica 13 aprile alle 10p.m. ET/PT su Showtime (sulle reti statunitensi). “Onestamente è la cosa più importante a cui abbia lavorato nella mia vita,” ha detto raggiante. James Cameron ed il produttore Jerry Weintraub hanno mandato lui e altre facce familiari come Jessica Alba, Matt Damon, America Ferrera, Harrison Ford, Olivia Munn e Lesley Stahl a trattare le più urgenti storie ambientali che dobbiamo affrontare. “E’ praticamente come ’60 minuti’ che incontra ‘Homeland,’ ma è la verità.” spiega Somerhalder.
E, come se non fosse abbastanza, Somerhalder è anche ambasciatore di pace per i progetti ambientali delle Nazioni Unite, al fianco di una delle co-star di Dangerously, Don Cheadle. “E’ proprio un tipo tosto,” ride.
Mentre l’intervista si avvia verso la fine noto un piccolo tatuaggio sul suo avambraccio destro. “È latino e significa Qui e Adesso” mi spiega, e non è una sorpresa da uno come lui che fa così tanto proprio qui, proprio adesso. Tuttavia è il futuro a cui tiene maggiormente Somerhalder. “Create il futuro, perchè ci passerete il resto della vostra vita,” dice, allontanandosi dal suo bicchiere ormai vuoto e riflettendo un momento prima di scomparire nella fredda notte per unirsi agli altri vampiri della città.
fonte
TVD Italia
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