martedì 3 maggio 2011

Libri The Vampire Diaries tratti dalla serie tv

SETE DI SANGUE

Il Diario del Vampiro. Sete di Sangue (Stefan’s Diaries: Bloodlust) è il secondo volume della trilogia prequel basata sulla serie tv The Vampire Diaries tratta dai libri di Lisa Jane Smith e creata dagli sceneggiatori/produttori Julie Plec e Kevin Williamson. (Ai fan della scrittrice farà piacere sapere che la rete The CW ha commissionato anche il pilot per una serie tv tratta da I Diari delle Streghe).
Ritornando a Il Diario del Vampiro prequel, devo dire che, sul primo romanzo, La Genesi, ho avuto “sentimenti” ambivalenti. Mi spiego. Chi legge i libri e, contemporaneamante, sta seguendo la serie tv, avrà trovato La Genesi un interessante compendio a ciò che è stato già trasmesso in tv; sicuramente vedere ampliati alcuni flashback televisivi sul passato dei protagonisti e di Mystic Falls (la Fell’s Church dei libri) e aver scoperto anche qualche novità (Rosalyn) è stato senz’altro molto piacevole. Chi, però, segue solo la serie cartacea, oltre a trovarsi spiazzato per alcune variazioni sostanziali rispetto alla saga originale (Italia rinascimentale vs America della Guerra di Secessione, ad esempio), probabilmente sarà rimasto anche piuttosto freddo nel corso della scena clou, quella che avrebbe dovuto rivelarsi come un grosso colpo di scena: la scoperta che Katherine è un vampiro. E se, bene o male, serie tv o non serie tv, tutti sappiamo che Katherine ha trasformato Stefan, i lettori futuri, quelli che cominceranno a leggere la saga dall’inizio, dal prequel, avranno a che fare con una “scena madre” talmente piatta e tiepidamente costruita, da chiedersi se fosse intenzione dell’autrice (la misteriosa ghost writer) sminuire così quel drammatico momento. Quello che avrebbe cambiato per sempre Stefan e poi Damon. Poichè non ci è dato di saperlo, e perchè, comunque, il resto del libro è buono, continueremo senz’altro la serie.
E ci ritroviamo a Sete di Sangue. Dopo le tristi vicende di cui abbiamo letto nel volume precedente (una su tutte: la dolorosa e inaccettabile “posizione” del padre nell’ambito dello sterminio dei vampiri) ci accingiamo a vedere cosa succederà ai due fratelli Salvatore e al loro modo completamente diverso di recepire la trasformazione (per ora è Damon a rifiutarla).

Poichè rimanere a Mystic Fall porrebbe a rischio la loro vita, i due fratelli si dirigono a New Orleans. Damon è disperato, vuole morire, soffre per ciò in cui è stato trasformato, per ciò che lo spingerebbe a fare, piange la perdita di Katherine (questo è stato un passaggio davvero bello ne La Genesi: capire che Stefan non ha mai veramente amato Katherine, ma Damon… sì. Lui l’ha sempre amata davvero).
Stefan, invece, è felice per la nuova posizione. Da buon represso quale è sempre stato in tutta la sua vita, passata al servizo delle esigenze del padre (un padre che, alla fine, ha dimostrato di quale scadente amor filiale fosse provvisto) si sente finalmente libero e potente.
A New Orleans seguiremo le vicende dei due fratelli, la vita notturna della città, il loro incontro con altri vampiri, Lexi compresa, il circo con cui entreranno in contatto, l’innamoramento di Stefan per un’umana, la crescita di tipo “vampirico” che Stefan farà e che lo porterà a essere quello che conosciamo oggi. Ma assisteremo anche all’evoluzione di Damon, che vedremo trasformarsi nel bad boy che tanta parte ha avuto nella serie, e alla rottura che allontanerà i due fratelli. E altro ancora…

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