Come sappiamo il nostro amatissimo interprete del perfido Klaus, JOSEPH MORGAN, è uno dei ragazzi del cast tra i più attivi in campo cinematografico. In questi giorni infatti si trova in Ungheria per girare Open Grave, mentre ieri a Cannes, è stato presentato il suo ultimo film, Warhouse. Ecco di seguito la recensione.
Il film horror high-concept e low-budget del CannesMarket ha 'un sacco di idee per riempire 80 serrati minuti di suspanse'
Mentre è in corso il prestigioso Film Festival di Cannes, altri film vengono proiettati al CannesMarket, nella speranza di attrarre aquirenti dal gruppo mondiale di distributori presenti a Maggio. Potete immaginare che tipi di film low budget possa raccogliere una tale rete, e non sbagliereste nell'includere film di genere, e se tutto va bene anche cose divertenti. Eravamo presenti alla proiezione di alcuni titoli al Cannes Market quindi possiamo tenervi aggiornati su quello che succede in Francia.
Warhouse è esattamente come dovrebbe essere fatto un film low budget: un tizio intrappolato in una casa e una location che viene utilizzata in ogni modo possibile. Lo sceneggiatore/regista Luke Massey ha una sacco di idee per riempire i serrati 80 minuti di suspanse.
Il Marine AJ Budd (Joseph Morgan) si sveglia in una stanza completamente bianca, va al piano di sotto dove trova ad aspettarlo un sandwich. Quindi un mostro (William Troughton) lo attacca. Budd realizza che non può uscire dalla casa, nè dalle porte nè dalle finestre. Ogni giorno si sveglia e ripete la stessa routine, lotta contro il mostro e investiga nella casa alla ricerca di una via d'uscita.
Richiama il primo Saw, dover trovare semplicemente una soluzione con gli elementi presenti nella stanza, o in questo caso nell'intera casa. In un certo senso è come Il Cubo ma più realistico. Certo il mostro e l'occulta manipolazione lo rendono soprannaturale ma non è un cubo spaziale.
Tutte le stranezze presenti nella casa sono davvero fantastiche. C'è un mostro, finestre e porte indistruttibili e del cibo misterioso, tutti semplici elementi del mondo reale. Ci sono anche libri con pagine bianche, cibo in scatola riempito di segatura e un pacco di quelle che sembrano patatine fritte ma che Budd non mangia. Di nuovo sono tutte cose tangibili ma abbastanza diverse da rendere il tutto uno psichedelico thriller psicologico.
Il film stabilisce anche delle sue regole. Forse le espone in modo troppo chiaro, poichè è già sufficiente vedere la routine andare avanti per un pò di giorni. Ma c'è un un sistema con cui le rendono note: Budd trova delle lettere scritte da un precedente prigioniero (Matt Ryan) la cosa può sembrare ridondante ma di positivo c'è che nei flashback vediamo altra abile ingegnosità da parte di un diverso sopravvissuto.
La discesa in questo mondo circoscritto è avvincente. Budd trova cose utili, crea armi e armatura ma anche strumenti per intrattenersi. E' una sorta di MacGyver. Solo questa ingegnosità lo rende affascinante ai miei occhi, sia dal punto di vista del personaggio (cosa si fa tutto il giorno in una casa vuota?) che cinematografico (come riempire un film?).
Il budget del film si fa sentire in alcuni momenti. Il trucco del mostro appare leggermente casereccio, ma il fatto che è trucco e non CGI è una boccata d'aria fresca. Non è certo il miglior tizio in costume/protesi che abbiamo visto. Alcune sue fattezze sono pasticciate ma è un mostro, in teoria non dovrebbe essere carino.
I flashback dell'esperienza militare di Budd non sembrano girati in una zona di guerra piuttosto in un cortile. Sono brevi comunque, pochi secondi l'uno, e si mantengono in primo piano.
Tramite la graduale pazzia di Budd vediamo una buona performance di Morgan. Voglio dire, non èCast Away ma è rispettabile. E non c'è la distrazione della palla da volley. Immagino che le lettere del precedente prigioniero sono quelle del Wilson di questo film, ma hanno senso nella storia. E' qualcosa che Budd troverebbe in quella situazione.
Dieci anni fa avrei visto Warhouse passare nei cinema ma adesso è più probabile una distribuzione in DVD e VOD. E' comunque un complimento. E' un film valido che dovrebbe trovare un suo pubblico. E' solo quel tipo di pubblico che ora è di nicchia. Forse lo vedremo nel circuito dei festival. Adoro queste situazioni di un personaggio/una stanza e Warhouse è una bella aggiunta a questo genere.
voto: 6.5
fonte
TVD Italia
Seguici
anche sulle pagine Facebook Il
trio delle meraviglie ~ Delena o Stelena?,
Ian
Somerhalder & Damon Salvatore
e
su Twitter
LoveDamonIan.
Nessun commento:
Posta un commento