giovedì 6 dicembre 2012

JOSE’ MOLINA SULLA 4X08

Un altro viaggio ‘dietro le quinte’ nella preparazione del nostro show.
L’ex produttore esecutivo Josè Molina ha collaborato alla ‘stesura narrativa’ dell’episodio che vedremo stanotte.
In quest’intervista, Molina ci racconta di quale siano state le sue scene preferite e di tanti altri particolari interessanti, tra cui i suoi rapporti con Julie e gli altri autori... Attenzione rischio spoiler per la 4×08!!

Lo scrittore di “The Vampire Diaries” José Molina ci parla di bare, Cacciatori, e dello scrivere di Damon per l’episodio 8 della quarta stagione

Cominciamo col dire che siamo molto eccitati per l’episodio di stasera di The Vampire Diaries, “We’ll Always Have Bourbon Street”, perché si tratta di un episodio flashback in cui vedremo Damon in uniforme. Esatto. Damon. Uniforme. I nostri cuori esploderanno.
In previsione di questa lunga ora di sbavo, Wetpaint Entertainment è andata da uno degli scrittori di quest’episodio, José Molina, per poter avere qualche dettaglio in più sul cosa ci dobbiamo aspettare e sul processo di scrittura di un episodio.

Wetpaint Entertainment: Fino ad ora, qual’è stato il tuo personaggio preferito da scrivere in questa quarta stagione?

J.M: Come nuovo arrivato nello show, ho sempre voluto scrivere di Damon perché è quel tipo di personaggio che non ha molti filtri tra il cervello e la bocca. Dice come la pensa,e non si preoccupa molto se sconvolge qualcuno.

D: C’è qualche personaggio che ti ha sorpreso durante la scrittura di questo episodio?

R: E’ stato fantastico scrivere dei i fratelli nel 1940, dopo che erano stati lontani per 30 anni.

D: Cosa hai sulle pareti del tuo ufficio per stimolare l’ispirazione vampiresca?

R: Assolutamente niente. Julie Plec l’altro giorno quando è entrata nel mio ufficio mi ha detto:”Il tuo ufficio è deprimente. Devi fare qualcosa a riguardo.”

D: Ti capita mai di preoccuparti su come reagiranno i fan quando scrivi?

R: Cerco di approcciare lo show come fan e penso a cosa mi piacerebbe vedere. Posso essere molto difficile da accontentare come spettatore,quindi penso di avere un buon barometro su cosa possa piacere o meno ai fan. La mia più grande preoccupazione riguarda il pericolo di annoiare il pubblico. La noia è un reato, per come la vedo io.

D: Qual è la parte più strana del lavorare in uno show di creature soprannaturali?

R: A volte mi chiedo: “Che cosa penserebbe mia mamma se sentisse le parole che mi sono appena uscite dalla bocca?”.

D: Sei Team Stelena o Team Delena?

R: Team Peeta ( The Hunger Games). Dite quello che volete, ma quel ragazzo ha attraversato l’inferno e si merita un lieto fine.

D: Puoi dirci qualcosa sul processo di collaborazione per questo episodio?

R: Mi sono divertito molto a lavorare con Charlie [Charbonneau],e a volte mi sono sentito come un fratello maggiore… Anche perché Charlie è di dodici anni più giovane e io sono un antico. Ha lavorato duro, e i risultati si sono visti sulla carta.Sono rimasto totalmente impressionato e posso solo sperare che mi assuma quando diventerà il “Big Shot” che è destinato inevitabilmente ad essere.

D: Dal momento in cui ti viene un’idea e questa ottiene l’ok, quanto tempo occorre per scrivere un episodio?

R: Complessivamente il tutto riceve l’approvazione o meno nel giro di qualche ora, un paio di giorni al massimo. Da quel momento in poi ci prendiamo un paio di giorni, raramente più di una settimana, per creare la struttura generale della storia. Poi passano altri 4-7 giorni a scrivere la prima bozza e a riscrivere le sfumature fin quando non si è arrivati al momento di girare e ci devono strappare le pagine dalle mani riluttanti.

D: Quanta libertà hai come scrittore quando si tratta della storia? Dovete rimanere all’interno di una certa struttura?

R: Dato com’è serializzata la storia in questo show, dobbiamo sicuramente stare dentro certi parametri. Non esiste una formula, ma ci sono sempre certe note che si devono rispettare – certi archi del personaggio da realizzare,la trama da far avanzare, ecc.Non è tanto questione di struttura quanto di tono. The Vampire Diaries è un mix di generi molto specifico, e devi provare ad averne il giusto equilibrio in ogni script.

D: La stanza degli scrittori è organizzata come un covo di vampiri?

R: Ho cercato di portarci la mia bara, ma a quanto pare questo genere di cose non è visto di buon occhio in un ambiente professionale. Così ho portato un po’ di sporcizia da casa mia e l’ho messa sotto il tavolo dove nessuno la può vedere.

D: C’è un episodio di The Vampire Diaries che desidereresti aver potuto scrivere?

R: Userò la risposta di Charlie e ti dico:”tutti”. Potete immaginare il resto?

D: Di tutte le creature soprannaturali con cui lavori – qual’è la tua preferita? (Vampiri, Originals, Ibridi, Doppelganger, Licantropi)

R: Mi è piaciuto scrivere dei Cacciatori e aver contribuito a creare il mito dei Cinque per questa stagione. Avevamo già delle “creature” impressionanti nello show,quindi l’aggiunta dei cacciatori è stata come aggiungere della pancetta ad un già di suo gustoso cheeseburger.
fonte TVD Italia

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