E' il nostro protagonista: gentile, protettivo, coraggioso, con un sorriso per tutti, di buone intenzioni. Ma STEFAN SALVATORE nasconde un passato tormentato e oscuro, che adesso grazie alle macchinazioni di Klaus, sta tornando a galla. Andiamo a studiare il belllissimo personaggio di Stefan usando come sempre le dinamiche ed approfondite analisi dei blogger che collaborano con il Vampire Diaries.net.
Ripping Open TVD: Stefan non è noioso, a meno che noioso non significhi meraviglioso
C'è la pausa estiva - e FA SCHIFO. Così per darci un po' di sollievo mentre aspettiamo con ansia la terza stagione di The Vampire Diaries, abbiamo chiamato a rapporto un gran numero di guest blogger (e grandi fan dello show) per una serie chiamata Ripping Open TVD. Ogni blogger si focalizzerà su un aspetto in particolare di quello che abbiamo vissuto con la seconda stagione e aggiungerà una sana dose di speculazioni sulla terza. Ricordate: questi articoli sono solo ipotetici, perciò rappresentano le opinioni di coloro che li scrivono, non necessariamente di Vampire-Diaries.net. D’accordo? D’accordo? Questa settimana, Carrie Raisler, che fa il punto della situazione e commenta TVD in modo magistrale per The A.V. Club, non è d’accordo con l’etichetta di “noioso” quando si parla del più piccolo dei fratelli Salvatore e spiega perché sia convinta che questo già complesso personaggio stia per diventare ancora più interessante.
La scorsa stagione prima che iniziassi a occuparmi di TVD per The A.V. Club, non sapevo come giudicare quello che la gente pensasse riguardo allo show. Certo, ero vagamente a conoscenza che ci fossero i fan Delena e Stelena – così come accade in ogni show in cui ci siano triangoli amorosi – ma a parte ciò, tutto il mondo che girava intorno a TVD era una lavagna bianca, il che, in quanto scrittrice, è sia una benedizione sia una maledizione. Quando le mie recensioni hanno iniziato ad arricchirsi dei commenti, comunque, è stata per me una sorpresa scoprire quello che la maggior parte della gente pensa di
La scorsa stagione prima che iniziassi a occuparmi di TVD per The A.V. Club, non sapevo come giudicare quello che la gente pensasse riguardo allo show. Certo, ero vagamente a conoscenza che ci fossero i fan Delena e Stelena – così come accade in ogni show in cui ci siano triangoli amorosi – ma a parte ciò, tutto il mondo che girava intorno a TVD era una lavagna bianca, il che, in quanto scrittrice, è sia una benedizione sia una maledizione. Quando le mie recensioni hanno iniziato ad arricchirsi dei commenti, comunque, è stata per me una sorpresa scoprire quello che la maggior parte della gente pensa di
Mr Stefan Salvatore: noioso
Ero perplessa. Come mai solo io vedevo il vampiro forte e attento ai bisogni altrui e tuttavia leggermente perverso? Devo ammetterlo: quando lo show iniziò, ero più che scettica. Essendo stata una fan quasi ossessiva di Dawson Creek di Kevin Williamson, lo Stefan dei primi episodi, per una che come me amava Pacey, era un po’ troppo vicino alla versione non morta di Dawson Leery. Ma a quel punto qualcosa di straordinario accadde. Paul Wesley iniziò a caricare le sue scene di quel lato oscuro. Gli autori hanno iniziato a enfatizzare quel suo lato un po’ di più. Quando in The turning point parla di Katherine, è ormai pacifico che Stefan Salvatore non è il solito vampiro minaccioso e di pessimo umore. Ora, in quanto membro attivo del fan club (di mia immaginazione) di Stefan Salvatore, mi sento in obbligo di spiegare esattamente perché il suo nome possa comparire sul mio carnet di ballo a tutte le feste ambientate nell’800 di Mystic Falls.
C’è un motivo se ho citato la rivelazione della fotografia di Katherine come punto di svolta del personaggio di Stefan: è stato uno squillo di tromba. All’inizio la sua attrazione per Elena sembrava dipendere da fattori ovvi, come il fatto che lei è intelligente, affettuosa e assolutamente fantastica. Quando Elena trova la fotografia, tuttavia, tutto quanto diventa molto più torbido. L’essersi casualmente innamorato della doppelganger della vampira che lo ha trasformato scombussola le cose a sufficienza, ma Stefan, che osserva Elena da settimane e che ha deciso di rimanere a Mystic Falls perché “devo conoscerla” (parole sue), va tre passi oltre il semplice “è complicato” e si ritrova nel territorio dello psico-stalker.
Ero perplessa. Come mai solo io vedevo il vampiro forte e attento ai bisogni altrui e tuttavia leggermente perverso? Devo ammetterlo: quando lo show iniziò, ero più che scettica. Essendo stata una fan quasi ossessiva di Dawson Creek di Kevin Williamson, lo Stefan dei primi episodi, per una che come me amava Pacey, era un po’ troppo vicino alla versione non morta di Dawson Leery. Ma a quel punto qualcosa di straordinario accadde. Paul Wesley iniziò a caricare le sue scene di quel lato oscuro. Gli autori hanno iniziato a enfatizzare quel suo lato un po’ di più. Quando in The turning point parla di Katherine, è ormai pacifico che Stefan Salvatore non è il solito vampiro minaccioso e di pessimo umore. Ora, in quanto membro attivo del fan club (di mia immaginazione) di Stefan Salvatore, mi sento in obbligo di spiegare esattamente perché il suo nome possa comparire sul mio carnet di ballo a tutte le feste ambientate nell’800 di Mystic Falls.
C’è un motivo se ho citato la rivelazione della fotografia di Katherine come punto di svolta del personaggio di Stefan: è stato uno squillo di tromba. All’inizio la sua attrazione per Elena sembrava dipendere da fattori ovvi, come il fatto che lei è intelligente, affettuosa e assolutamente fantastica. Quando Elena trova la fotografia, tuttavia, tutto quanto diventa molto più torbido. L’essersi casualmente innamorato della doppelganger della vampira che lo ha trasformato scombussola le cose a sufficienza, ma Stefan, che osserva Elena da settimane e che ha deciso di rimanere a Mystic Falls perché “devo conoscerla” (parole sue), va tre passi oltre il semplice “è complicato” e si ritrova nel territorio dello psico-stalker.
Stranamente tuttavia questo dilemma funziona. Aggiunge un profilo davvero necessario sia al personaggio di Stefan sia alla sua storia con Elena, che potrebbero entrambi arenarsi sulle sabbie della dolce illogicità se non ci fosse qualcosa a contaminarli un po’. È attratto da lei per ragioni che lui stesso non capisce pienamente, e sebbene sappia che la miglior cosa per lei sarebbe che lui abbandonasse Mystic Falls e non ritornasse mai più, non riesce a muovere un passo. Questo lo rende un grande? Bè, non proprio, perché un grande in realtà muoverebbe più di un passo. Questo lo rende un ragazzo interessante e nel mondo di TVD la moralità ha così tante sfumature di grigio che è conveniente che la sua sia abbia qualche ombra.
Oltre ai lati tortuosi della sua storia con Elena, comunque, c’è un elemento del personaggio di Stefan che lo rende quasi il fidanzato perfetto, se il vostro fidanzato perfetto è morto da 150 anni. Questo elemento è la sua capacità di concedere libertà, sia fisica sia mentale, a chi è per lui importante. Il suo amore si basa sul rispetto e ogni sua azione si risolve nel lasciar Elena libera di prendere le proprie decisioni. La mossa del “super presente e attento” potrà essere sciocca per alcuni, ma per me è quasi una rivelazione. Non accade spesso in uno show per adolescenti che a un personaggio femminile sia dato lo spazio di prendersi cura del proprio destino, ma questo è quanto Elena fa in praticamente tutte le situazioni e sempre con il pieno supporto di Stefan. Quando lei ha scoperto che lui era un vampiro ed è scappata? Lui l’ha lasciata andare. Quando lei ha voluto sapere la verità? Lui non si è mai tirato indietro dal dirgliela. In un mondo di sabotaggi, giochetti e sotterfugi sentimentali lui è un raggio luminoso di speranza che speriamo mostri a tutte le giovani donne che lo guardano che sì, anche voi meritate il rispetto di tutti gli uomini della vostra vita.
Oltre ai lati tortuosi della sua storia con Elena, comunque, c’è un elemento del personaggio di Stefan che lo rende quasi il fidanzato perfetto, se il vostro fidanzato perfetto è morto da 150 anni. Questo elemento è la sua capacità di concedere libertà, sia fisica sia mentale, a chi è per lui importante. Il suo amore si basa sul rispetto e ogni sua azione si risolve nel lasciar Elena libera di prendere le proprie decisioni. La mossa del “super presente e attento” potrà essere sciocca per alcuni, ma per me è quasi una rivelazione. Non accade spesso in uno show per adolescenti che a un personaggio femminile sia dato lo spazio di prendersi cura del proprio destino, ma questo è quanto Elena fa in praticamente tutte le situazioni e sempre con il pieno supporto di Stefan. Quando lei ha scoperto che lui era un vampiro ed è scappata? Lui l’ha lasciata andare. Quando lei ha voluto sapere la verità? Lui non si è mai tirato indietro dal dirgliela. In un mondo di sabotaggi, giochetti e sotterfugi sentimentali lui è un raggio luminoso di speranza che speriamo mostri a tutte le giovani donne che lo guardano che sì, anche voi meritate il rispetto di tutti gli uomini della vostra vita.
Oltre a consentire a Elena spazio d’azione, Stefan le dà qualcosa di cui lei ha disperatamente bisogno: un compagno maturo. C’è una stranezza intrinseca nella storia fra un’adolescente e un vampiro vecchio secoli, ma l’Elena che ci è stata presentata durante la prima puntata ha vissuto così tante vicissitudini che un liceale normale semplicemente non riuscirebbe a gestire. Già dalle primissime scene lei è impregnata di una tristezza che stride con la solarità della tipica eroina liceale, e questa tristezza sembra diminuire se confrontata con il calore adulto delle attenzioni di Stefan. Questo non significa che lei fosse una ragazzina perduta salvata dall’amore di un uomo; affatto. Tuttavia la sua energia calma e stabile era proprio quello di cui lei aveva bisogno per iniziare la sua nuova vita dopo la morte dei genitori. Per di più, lei ha potuto immediatamente riconoscersi in Stefan, in quanto anche lui nella sua vita ha già perso tutti quelli che ama. Questo equilibrio ha dato origine a delle fondamenta molto forti, che, considerando tutto quello con cui hanno avuto a che fare sin da subito, sono state essenziali alla resistenza della loro storia nel corso di eventi seriamente sconvolgenti. È come se hai bisogno di una forza stabilizzante nella tua vita quando scopri che sei una doppelganger con una madre vampira e uno zio che in realtà è tuo padre, sapete com’è?
Uno dei modi migliori in cui questa maturità si è manifestata nella loro storia deriva da un elemento sorprendente: il fatto che Elena sia completamente non lungimirante e immatura riguardo alla suo essere mortale. Quando in Crying wolf rivela che non le importa molto di sopravvivere al rituale del sole e della luna, Stefan stranamente perde la sua compostezza e descrive questo suo rincorrere la morte come “non eroico, ma tragico”. Questo raro momento di insoddisfazione è particolarmente emblematico del fatto che la maturità di Stefan sia così importante per la sua storia con Elena, proprio perché lui ha vissuto così tanto da poter capire realmente cosa lei sta cercando di sprecare, e reagisce appassionatamente quando scopre la sua volontà di farlo. Questo emerge anche in The last day, quando il futuro di Elena con Stefan è per la prima volta oggetto di discussione con risultati assolutamente straordinari. Il rispetto che Stefan ha della decisione di lei di restare umana e rifiutare la possibilità di divenire un vampiro, perfino se questo significherà la fine certa della loro storia in futuro, ci dice tutto quello che abbiamo bisogno di sapere sulla sua devozione alla sua donna e sul suo lato più intimo.
Sebbene la sua storia con Elena sia importante per capire il suo personaggio, è la relazione di amore/odio che ha con suo fratello Damon che lo eleva da tipico a torturato. Lui e Damon sono davvero l’uno lo yin e l’altro lo yang, tranne quando accade il contrario. Quello che sto cercando di dire è che sono contorti e complicati, ed è come se semplicemente uno non potesse esistere senza l’altro. Stefan ha costretto Damon a diventare quello che lui era per la pura ragione egoistica del volerlo con sé, ma quando lo incontriamo per la prima volta tutto quello che desidera è uccidere Damon per liberarsene definitivamente. Tuttavia quando si tratta di farlo per davvero, Stefan non riesce a uccidere Damon proprio come Damon non riesce a uccidere Stefan. Questo affetto (o si tratta di dipendenza reciproca?) complicato è ciò che dà carburante al cuore pulsante dello show ed è ciò che influenzerà sempre il personaggio di Stefan più di qualunque altra cosa lui farà mai. Aggiungete il piccolo dettaglio che sono entrambi innamorati della stessa donna – per la seconda volta nella loro vita – e noioso è l’ultima parola che userei per descrivere qualunque cosa che coinvolga questi fratelli bellissimi.
Lo sviluppo più interessante derivante dall’idea (non nascondiamoci dietro un dito, in un certo qual modo dal cliché) di entrambi Stefan e Damon innamorati della stessa donna è come ciò abbia modificato le dinamiche caratteriali tra i due fratelli. In molti modi Stefan è stato mostrato come pietra di paragone di Damon, quella persona in grado di riportarlo alla realtà quando va fuori di testa, e per quanto sia meraviglioso vedere Damon fuori di testa, senza la presenza di Stefan che lo riporta alla realtà la follia di Damon sarebbe infinitamente meno avvincente. Tutto ciò è cambiato, comunque, ora che è Damon a ricoprire questo ruolo nella vita di Elena. La reazione di Stefan ai sentimenti di Damon per lei – fredda e misurata nonché quietamente guardinga nel delineare una linea di sabbia riguardo a ciò che deve aspettarsi dal comportamento di Damon verso Elena – è l’esatto opposto della disperazione motivata con cui ha cercato di controllare Damon all’inizio della serie, e una fantastica escalation dall’atteggiamento di lasciar fare che ha mostrato rispetto a molte delle mancanze di Damon nella stagione due. Quello che è fantastico di TVD è che sa che la personalità dei suoi personaggi non è fatta di pilastri inamovibili; in meglio o in peggio, possono crescere, cambiare e perfino regredire.
E questo ci porta all’evoluzione successiva di Stefan: lo Squartatore. Una delle cose più sottili che lo show abbia fatto nel corso delle passate due stagioni è stata prendere quello che è apparentemente l’uomo principale e farlo lentamente scendere lungo un cammino di distruzione. Nella stagione 1 è stato presentato come il vampiro “buono”: il suo rifiuto di nutrirsi di umani, la sua condanna alle azioni dei vampiri meno coscienziosi e il fare generalmente tutte le cose che ha fatto hanno portato la gente a ritenerlo noioso. Con uno come lui era facile per i cittadini informati di Mystic Falls accettare la presenza di vampiri nella propria città, perché viveva una vita in un certo senso assimilabile alla loro. Alla fine comunque il suo atteggiamento frutto di attento esercizio si è sbriciolato e abbiamo conosciuto la sua più grande debolezza: il sangue umano, proprio la cosa fatta per mantenerlo in vita.
Questa rivelazione è stata essenziale per la sopravvivenza a lungo termine del suo personaggio. Diciamolo, anche se non foste stati dell’opinione “Stefan è così noioso da poter far tappezzeria”, lo sareste diventati se lui non si fosse mai allontanato dal tipo dolce, premuroso. È stato possibile creare una continua sotterranea minaccia per il suo personaggio, con la consapevolezza che lui è a un passo dall’essere completamente fuori controllo. E sebbene nella stagione 1 abbiamo saputo del suo passato psicotico e di dipendenza dal sangue umano, allora gli autori stavano semplicemente affondando le dita nel potenziale latente sotto l’attentamente studiata superficie di Stefan. È buono perché vuole essere buono e ha stabilito quanto, ma cosa accade quando cose oltre il suo controllo lo costringono a risvegliare la bestia in agguato nel suo profondo?
Questa rivelazione è stata essenziale per la sopravvivenza a lungo termine del suo personaggio. Diciamolo, anche se non foste stati dell’opinione “Stefan è così noioso da poter far tappezzeria”, lo sareste diventati se lui non si fosse mai allontanato dal tipo dolce, premuroso. È stato possibile creare una continua sotterranea minaccia per il suo personaggio, con la consapevolezza che lui è a un passo dall’essere completamente fuori controllo. E sebbene nella stagione 1 abbiamo saputo del suo passato psicotico e di dipendenza dal sangue umano, allora gli autori stavano semplicemente affondando le dita nel potenziale latente sotto l’attentamente studiata superficie di Stefan. È buono perché vuole essere buono e ha stabilito quanto, ma cosa accade quando cose oltre il suo controllo lo costringono a risvegliare la bestia in agguato nel suo profondo?
Ed è esattamente dove lo troveremo nella stagione 3. Anche quando si comporta al suo meglio Stefan non è mai un avversario debole – chiedete a Katherine, John, Mason, Jeremy o perfino a Elena su quello che accade quando si arrabbia – ma lui sta per provare quello che sembra essere un livello completamente nuovo di bassezza. Mentre si è unito a Klaus per un motivo davvero nobile, una volta alla mercé del sangue come potrà ritornare in sé per capire le motivazioni che ha avuto una volta? E cosa accadrebbe se riconoscesse queste ragioni e semplicemente decidesse di non tenerne conto? Santo cielo, è già il 15 settembre?! Non riesco nemmeno a iniziare a pensare a quello che gli autori hanno in serbo per i natural born rippers Klaus e Stefan nella stagione 3, ma dubito che saranno coinvolti dei cuccioli (e se sì, non credo che faranno una bella fine). Quello che sarà più eccitante vedere è esattamente come Stefan si caverà fuori da questa situazione, se avrà i mezzi per farlo. Sebbene sia sicurissima che alla fine verrà fuori dal suo lato oscuro con i propri mezzi, Damon ed Elena avranno ovviamente un peso nel suo ritorno. E perciò la domanda più grande: che accadrebbe se ritornasse e tutto il suo mondo, in particolare la storia fra Elena e Damon, fosse sottosopra? (Sul serio, di nuovo, quanto manca alla premiere?)
Sì, ammetto che è difficilissimo allo stato attuale pensare al passato cosiddetto “noioso” di Stefan se si considera la quantità di voci su come è diventato alla fine della seconda stagione e quello che questo significa per il suo personaggio nella stagione 3. Tutto quello che so è che, con la faccia che aveva nel finale di stagione, nessuno lo chiamerà mai più noioso, e non riesco a pensare a nulla di più interessante della anticipazione di questo.
Sì, ammetto che è difficilissimo allo stato attuale pensare al passato cosiddetto “noioso” di Stefan se si considera la quantità di voci su come è diventato alla fine della seconda stagione e quello che questo significa per il suo personaggio nella stagione 3. Tutto quello che so è che, con la faccia che aveva nel finale di stagione, nessuno lo chiamerà mai più noioso, e non riesco a pensare a nulla di più interessante della anticipazione di questo.
Note sull'autrice: Carrie Raisler siede in una cabina sognando ad occhi aperti sulla televisione per tutto il giorno, poi va a casa di notte e scrive a riguardo per The A.V. Club. Il suo show preferito è The Vampire Diaries perché prova un amore smisurato per tutti i personaggi, soprattutto per i loro capelli. Seguitela su Twitter @TVandDinners per notizie random sugli episodi di Ghost Whisperer e le pettinature delle celebrità maschili (Sì, ha una fissa per i capelli.)
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