martedì 16 ottobre 2012

CANDICE E DANIEL SU FAULT MAGAZINE

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Sia Candice Accola che Daniel Gillies hanno posato per Fault Magazine numero di autunno, che ha dedicato un articolo a entrambi i nostri bei vampiri.

Candice Accola per Fault Magazine
Candice Accola rivela i sogni e gli incubi del lavorare sul set di The Vampire Diaries.
FAULT: Parliamo di The Vampire Diaries. Cosa c’è in arrivo per gli spettatori nella stagione quattro?
CANDICE: Oh, beh … gli sceneggiatori sono saltati all’azione già nell’episodio uno! E’ assolutamente folle, e la cosa davvero divertente di questa stagione è che tutti guarderanno le cose da una nuova prospettiva, che in un certo senso ci riporta alla stagione uno; è come se incontrassimo di nuovo tutti i personaggi per la prima volta. Ormai conosciamo molto bene questi personaggi, ma ci sono moltissime transizioni in corso, e vedremo altri lati di questi personaggi anche se siamo al quarto anno dello show. Ci sono transizioni di ogni tipo per ogni personaggio, ed ogni triangolo avrà il suo bel da fare.
Julie Plec (la produttrice esecutiva di The Vampire Diaries) ha detto che Caroline non sarà un vampiro molto felice in questa stagione.
Oh – davvero? Per quanto ami gli sceneggiatori, sono divento un terribile avvoltoio quando loro sono in città; indago costantemente e sono eccitata per l’episodio successivo. Sono così onorata di far parte dello show che non solo mi diverte lavorarci, ma mi piace anche guardarlo. Voglio sapere cosa accadrà dopo! Le storyline le tengono segrete; gli piace tenerci sulle spine, e le cose sono sempre soggette a cambiamenti. Caroline ne ha passate molte; ha avuto molto di cui essere arrabbiata, ma è riuscita a mantenere la calma. Mi sembra sempre che ci sia del potenziale esplosivo – chi può sapere quando il coperchio salterà?
Come ti sei avvicinata alla recitazione? Hai già uno schema mentale quando ti prepari ad una scena, o ti lasci prendere dal momento?
Non ho fatto molti film, ma ho imparato dalla TV che, quando fai un film, hai un inizio, un mentre ed una fine; sai esattamente quello che sta per accadere. Conosci l’arco del tuo personaggio, e passi al setaccio ogni momento per scoprire una ragione – un perché. In televisione, non sai cosa sta per accadere: è molto simile alla vita. Non sai quale sarà il risultato, quindi non puoi sapere quali sono le ragioni specifiche delle tue azioni – non conosci l’intero pensiero, o tutti i piani. Dal recitare in TV sorge la spontaneità. Per me, è tutto circostanziale: se c’è una scena emotiva in arrivo, mi preparo emotivamente prima di andare a lavoro il giorno dopo. Dove c’è una … scena di tortura, posso provare a guardarmi intorno per avere l’ispirazione.
Quando devi fare delle scene più oscure (come quando sei stata torturata o devi essere una vera vampira, primitiva), come entri in quel modo di pensare? E’ difficile diventare una vampira tosta?
A dire la verità è molto divertente! Abbiamo una squadra fantastica, quindi quando dobbiamo fare delle scene di lotta, è davvero divertente. Prima vengono fatte delle prove, ed ho un grande staff che mi fa sentire una tosta. Sono tutti dei grandi sostenitori. Di certo non è stata una transizione facile per Caroline per diventare un vampiro, ed io ero terrorizzata dal fare la faccia da “vampiro” per la prima volta. Mi fa sentire a disagio urlare di fronte a tutti quando sei in una stanza con cento persone che ti guardano mentre urli. E’ come fare i pancakes: il primo è sempre un fallimento totale, e così è stato – la mia faccia da vampiro ci ha messo un minuto per uscire fuori e sentirsi a proprio agio, ma ora mi sento molto più tranquilla.
Ti sei esercitata allo specchio quando per la prima volta hai avuto le zanne?
Si, in realtà Nina Dobrev mi ha dato quel consiglio. Mi ha detto di farlo e questo mi ha fatto scoprire meglio questa novità – è stato davvero utile. Ma quando fai solo finta e non hai i denti, diventi molto divertente. Ci sono molte risate durante il dramma.
Quali sono le scene più difficili per te?
Questa stagione si sta ancora scaldando, ma nella scorsa stagione ci sono state delle scene molto emotive dove alla fine della lunga giornata lavorativa ho dovuto fare un grosso respiro. Quelle scene e le scene dove devo essere in intimo sono molto difficili. Oltre a quello, sono sempre molto eccitata di andare a lavoro, anche se ci sono molte scene in una location lontana. Non ho mai paura di andare a lavoro; si tratta solo di oltrepassare i limiti che mi ero imposta in passato.
Il tuo personaggio ha avuto alcuni triangoli molto variegati in passato, ed ora abbiamo il triangolo Klaus-contro-Tyler. Cosa dovremmo sapere a riguardo?
Praticamente, tutto è possibile a questo punto. Amo la relazione tra Caroline e Tyler; amo il modo in cui sia nata dall’onestà e dall’amicizia. Sono due persone capaci di essere loro stesse di fronte all’altro senza giudicare. Ma questi personaggi sono molto giovani, mentre Klaus non lo è – lui ci è già passato qualche volta. Lui è entrato con saggezza e prospettiva. Anche se lei è focalizzata su Tyler, sta ascoltando Klaus.
Parliamo del tuo passato: eri una cantante ed hai fatto un disco a 16 anni. Qualche piano nel futuro per un album?
Io amo la musica. E’ una grande parte di me, qualcosa che sono felice di lasciare affondare dentro di me. Ma per quanto io ami la musica, farla diventare un lavoro, per me, non è stato divertente. E’ strano perché, con la recitazione, mi piace il lato economico della situazione – ne sono affascinata, e non uccide la creatività. Se dovessi fare qualcosa di musicale in futuro, questo dovrebbe … necessariamente essere organico. Per divertimento, lo staff ed io abbiamo creato una cover band: abbiamo anche un posto dove fare le prove e ci divertiamo un mondo.
Cosa ti ha portato alla recitazione?
Ero sotto contratto con una casa discografica, e loro me lo hanno fatto presente. Dissero, “Perché non inizi a recitare? E’ un modo grandioso per metterti in evidenza.” In realtà, tutti i miei amici a quel tempo avevano 17 anni e lavoravano in TV, quindi mi era già capitato di trovarmi dietro le quinte. Ma è lontano dalla pratica – saltare in uno show e iniziare a recitare. A quei tempi non sono stata presa, ma ho continuato a crescere.
Secondo te, perché il fenomeno dei vampiri ha avuto così tanto successo nella nostra cultura? Perché pensi che abbia avuto così tanta risonanza tra la gente?
Penso che sia un bel fenomeno della cultura pop, e sono emozionata di farne parte. Non sono mai entrata nella mania vampiresca, ma è una cosa magnifica far parte di una mania così estesa della cultura pop. E’ un mondo stravagante.
La recitazione è un lavoro che contiene dei momenti di piena e dei momenti di calma. Quando siete in pausa, come ti piace passare i tuoi momenti di relax?
Quando sono in pausa, cerco delle opportunità per lavorare in modo diverso così da essere pronta. Quest’anno sarà tutto incentrato sul fare questo. Ho fatto una serie sul web intitolata Dating Rules From My Future Self che è alla seconda stagione. E’ stato molto divertente, ed è una commedia, quindi ho dovuto allenare i miei muscoli al divertimento, ed è stata una cosa interessante.
C’è qualcosa di te che la gente sarà sorpresa di scoprire?
Che compro dei vestiti e delle giacche vintage, estremamente ridicole, che raramente indosso, ma le amo così tanto che non me ne libererò. Se qualcuno ha bisogno di un capo vintage di camoscio verde, sono la vostra ragazza.
Qual è il tuo FAULT (difetto)?
Mi preoccupo troppo.
Daniel Gillies per Fault Magazine
IL SUO REGNO
Daniel Gillies parla di com’è interpretare un vampiro, un chirurgo e tutto quello che c’è in mezzo.
Vampiro rubacuori e sexy chirurgo, Daniel Gillies sta vivacizzando il piccolo schermo con i suoi ruoli in The Vampire Diaries e il nuovo dramma ospedaliero Saving Hope. Gillies parla a FAULT del suo successo televisivo, la sua strada verso la fama e il suo debutto come regista, Broken Kingdom.
FAULT: Cosa ti ha fatto decidere si buttarti nella recitazione?
DANIEL: Praticamente l’ho sempre fatto. Non ricordo una prima volta. Vorrei che questa risposta fosse meno noiosa. Diciamo questo: un’apparizione che era esattamente uguale a Meryl Streep ne “Il Cacciatore” si è materializzata di fonte a me in un bagno pubblico di una pista di pattinaggio. (Diciamo che avevo 11 anni, nel caso Wes Anderson decidesse di ricordarsene.) Lei mi disse, che con grande dedizione ed applicazione, un giorno sarei potuto diventare un rivale di Robert Guillaume, che interpretava il gregario Benson nello show della ABC, Soap. Ci baciammo. Lei sapeva di torta di carote e prosperità. Da quel momento …
Mentre molti attori lottano per farsi strada ad Hollywood, tu sembri esserti goduto un successo immediato. Come hai affrontato la fama improvvisa?
Questo è inaccurato: ho vissuto a Hollywood per circa dieci anni, e nonostante io avessi avuto un grande inizio con Spider-Man e Matrimoni e Pregiudizi, ho avuto anche degli anni duri ed ho fatto un paio di film orribili solo per denaro. Inizialmente, non ero abbastanza percettivo per vedere che la televisione si stava scrollando di dosso la propria cattiva fama e stava emergendo come piattaforma per della bella arte e dei bravi artisti. Ho preso tre interi anni di pausa dal recitare per fare il mio film, Broken Kingdom. E’ stato difficile ma prezioso, e sono tornato come un attore diverso. Tornare in sella è stato duro, ma sono elastico ed esageratamente testardo, ed ho una donna che mi fa sentire come un fottuto Braveheart. (La parola ‘fottuto’ è usata per mettere enfasi sul personaggio di fantasia creato da William Wallace in Braveheart. Per chiarezza: non voglio fare l’amore con l’attore Mel Gibson con un kilt e con dei segni di guerra.)
Hai cominciato la tua carriera sul palco. Cosa ti piace di più del recitare a teatro?
Non riesco a ricordare cosa amassi; solo che è una professione molto difficile – e volevo fare del mio meglio. Durante alcune performance, puoi illuderti che stai conquistando l’universo con delle conoscenze ineguagliabili quando in realtà hai portato solo dello schifo in scena. Alcune sere ti senti come Peewee Herman in un coro gospel – così incredibilmente disconnesso – ma dopo una messa in scena, tutti vogliono che gli autografi le tette. Amavo l’elemento vivo e il linguaggio corrente. Le parole sono cruciali; le idee sono tutto.
Lo preferisci alla recitazione sullo schermo?
No – sono entrambi bellissimi e terribili a modo loro.
Sei molto conosciuto per il tuo ruolo come Elijah Mikaelson nella serie TV The Vampire Diaries. Qual è stata la tua esperienza preferita finora?
Uno, il catering è sublime; due, Paul Wesley fa quest’impressione di gentleman campagnolo/super-metropolitano, che mi piace immensamente; tre, ho avuto un’esplosione, e non vedo l’ora di lavorare ogni giorno con quei fuori di testa.
Interpreti il Dr. Joel Goran nella nuova serie TV Saving Hope, che è iniziata a giugno. Dicci qualcosa su questo show.
Saving Hope è un dramma medico incentrato sul personaggio di Alex Reid [Erica Durance], il cui fidanzato Charlie [Michael Shanks], è finito in coma dopo un incidente d’auto. Charlie diventa il narratore che ci accompagna attraverso i drammi dell’ospedale. Il mio personaggio, Joel Goran, un virtuoso ortopedico, per coincidenza torna all’ Hope Zee (l’ospedale) il giorno dell’incidente, e la sua presenza innesca una sequenza di eventi molto interessante.
Da vampiro a chirurgo ortopedico – a quale personaggio ti senti più vicino?
Ho molto più in comune con il vampiro più vecchio del mondo che con il chirurgo ortopedico. Noi (Elijah e io) ci godiamo entrambi i posti oscuri, amiamo delle donne incredibilmente belle, abbiamo degli strani capelli, abbiamo dei fratelli con diversi accenti, cuciniamo dei deliziosi muffin banana-mirtillo, crediamo che Long Island Medium è la televisione perfetta ed adoriamo The Black Keys, Trent Reznor e Rihanna.
Hai provato il gusto della regia con Broken Kingdom (2010). Questo è un qualcosa che continuerai a praticare?
Assolutamente. Al momento sto scrivendo il mio prossimo film.
Hai un idolo?
Ne ho due: Tom Selleck e mia suocera. JoAnne, mia suocera, è l’artista più pura che conosco. L’arte sgorga da lei, che stia cucendo, ricavando dei cestini dalla spazzatura e dal fogliame, imparando la sua quarta lingua, preparando il pranzo migliore che tu abbia mai mangiato o dicendo qualcosa di affascinante che ha letto recentemente.
Quali sono i tuoi piani per il futuro?
Costruire una fortezza con uno Stetsons vintage e le fettuccine, spegnere un incendio in una chiesa con la mente, e provare a calmare la rabbia globale che si è scagliata contro Prometheus. Poi, sto per rilasciare Broken Kingdom e il documentario in costruzione Kingdom Come, agli inizi di settembre. Il film, che ho scritto e diretto, è ambientato in Colombia e a Los Angeles, e il documentario segue le nostre disavventure. Sono davvero fiero del lavoro che abbiamo fatto io e i miei amici!
C’è qualcuno in particolare con cui ti piacerebbe lavorare?
La mia top 5: David Blane, Jane Goodall, la lucertola delle pubblicità GEICO e… David Blaine.
Qual è il tuo FAULT (difetto)?
Sono un maiale che crede nella magia.

fonte TVD Italia



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