venerdì 1 luglio 2011

RIPPING OPEN TVD: THE DEATH THING

imagebam.comimagebam.comC'è la pausa estiva - e FA SCHIFO. Così per darci un po' di sollievo mentre aspettiamo con ansia la terza stagione di THE VAMPIRE DIARIES, abbiamo chiamato a rapporto un gran numero di guest blogger (e grandi fan dello show) per una serie chiamata Ripping Open TVD. Ogni blogger si focalizzerà su un aspetto in particolare di quello che abbiamo vissuto con la seconda stagione e aggiungerà una sana dose di speculazioni sulla terza. D'accordo? D'accordo. Questa settimana, Shira Rosenblatt porta avanti l'idea del perché la morte non rappresenti più un "punto di svolta" in The Vampire Diaries e del perché spera che la terza stagione "rinvigorisca" la posta in gioco.
"Ci sono più persone morte che vive. E il loro numero è in aumento. Quelle viventi diventano sempre più rare." Eugene Ionesco, Il rinoceronte
Non è una sorpresa che la morte ricopra un ruolo di rilievo in The Vampire Diaries. Dopotutto, due dei tre personaggi principali tecnicamente sono morti. Per quanto ci terrorizzi l'idea della morte dei nostri preferiti - sia perché li conosciamo da tempo sia perché ci abbiano conquistato a prima vista - non è inaspettato che in uno show soprannaturale dove i personaggi si trovano in interminabili situazioni di vita o di morte, dovremo inevitabilmente dire addio ad alcuni di loro. Nella prima stagione, Vampire Diariesha eccelso nell'eliminare personaggi al tempo giusto e per le giuste ragioni, anche se a volte non ero d'accordo con la scelta del personaggio. In molti casi, le morti di maggior rilievo della scorsa stagione hanno portato avanti o cambiato la storia in modi che hanno affetto anche la seconda stagione. Quando lo show ha usato il termine "punto di svolta" per descrivere una morte, la maggior parte delle volte, era corretto.

Chi può dimenticare lo shock della prematura dipartita di Vicki durante la prima stagione? Che vi piaceva o meno, non solo era interpretata da uno dei componenti originali del cast, ma aveva anche un legame con la maggior parte dei personaggi importanti dello show. La sua trasformazione in vampiro ad opera di un annoiato Damon non sono ha rappresentato il preludio delle sue tendenze impulsive e distruttive (rompere l'osso del collo a Jeremy, forzare Elena a bere il suo sangue ecc.), ma ha stabilito le linee guida per le trasformazioni di Caroline, Jenna e di chiunque altro verrà trasformato nelle stagioni a venire (Elena, pronto?). L'incapacità di Vicki di controllare le sue tendenze da vampira, che l'hanno alla fine portata ad essere uccisa da Stefan, hanno evidenziato il fatto che non tutti sono capaci di sopravvivere a lungo come vampiri. In questo, Katherine potrebbe in realtà rappresentare l'eccezione, non la regola. Ma non è stata solo l'esperienza della trasformazione di Vicki a insegnare qualcosa; è stata la morte stessa di Vicki a segnare gli effetti più duraturi.

Non è una sorpresa che Matt la pianga ancora. Dopotutto, era l'unica famiglia che gli era rimasta. Anche se è un bella sorpresa sentirlo ancora parlare di lei in una conversazione una stagione e mezza dopo la sua morte; troppo spesso le serie dimenticano i loro morti non appena vengono seppelliti. Anche il fatto che Jeremy sia ancora segnato dalla perdita del suo primo amore non è una sorpresa, specialmente a così poca distanza dalla perdita dei genitori. Il suo ritorno come apparizione? fantasma? illusione? di Jeremy evidenzia il fatto che non lei non ha mai abbandonato i suoi pensieri o il suo cuore a dispetto di tutta la pazzia e le esperienze che ha attraversato dopo la sua morte. Il fatto che la morte di Vicki abbia ancora un impatto mentre ci addentriamo nella terza stagione enfatizza l'importanza della morte di questo personaggio e tutte le sue implicazioni.

La morte di Vicki ha anche stabilito lo standard di "morte" in TVD, e nella prima stagione, quello standard è stato incontrato molte e molte volte. Anche se Lexi è comparsa in un solo episodio (162 Candles), ha conquistato da subito il nostro cuore ed era chiaro che aveva una lunga e complicata storia con Stefan e Damon alle spalle. Essere uccisa da Damon così all'improvviso non solo ha messo fine alla nostra lezione di storia, ma ha allargato esponenzialmente il divario tra i due fratelli. Scommetto che nella terza stagione Damon desidererà poter avere di nuovo Lexi al suo fianco per aiutare Stefan a riaversi ancora una volta dal suo lato oscuro. La sua importanza e influenza hanno fatto sì che non finissero con la sua morte; così tanto che è riapparsa in una storyline in Bloodlines e poi di nuovo in alcuni flashback durante la seconda stagione. Allo stesso modo, le morti di Grams e del Sindaco Lockwood hanno spianato la strada alle storyline della seconda stagione per Bonnie e Tyler. Entrambi sono stati costretti ad affrontare il loro destino soprannaturale e crescere in fretta senza delle figure genitoriali. Entrambi stanno ancora cercando di trovare la loro strada e affrontare le sfide più grandi della loro giovane vita senza la guida di cui avrebbero chiaramente bisogno.

Questo era lo standard incontrato dalla "morte di Vicki", e mentre nella prima stagione lo abbiamo incontrato in quasi ogni caso, credo che nella seconda ci si sia un po' distaccati quando si parlava di uccidere dei personaggi.

La morte in TVD quest'anno ha spaziato dal completamente monotono al falso ed ingannevole. Anche se sono morti un gran numero di personaggi (cosa che sarebbe anche potuta andar bene - e anche appropriata per uno show sui vampiri - se non fosse per il fatto che molte di queste morti sono state etichettate come "punto di svolta"), le uniche vere morti che mi hanno scatenato qualche emozione nella seconda stagione sono state quelle di Rose e Jenna. Ed è stato l'impatto di queste ultime sugli altri personaggi che ha davvero fomentato qualche emozione, non la perdita di personaggi che non sono mai stati davvero sviluppati bene dall'inizio.

La morte di Rose, anche se non voleva essere shockante, ha fatto un numero di cose importanti: ha accentuato il pericolo corso dai vampiri per colpa dei licantropi (una lotta che a quel punto sembrava completamente non alla pari) mostrando, nel dettaglio, il dolore, la demenza e per ultima la morte che un vampiro sperimenta dopo il morso di un licantropo (anche se l'intero esercizio è stato in seguito sminuito quando Damon è stato "miracolosamente" salvato dopo essere stato morso - di più su questo dopo). La morte di Rose ha anche permesso a Damon di imboccare il percorso per riscoprire la sua umanità (con qualche deviazione lungo la strada: vedere Jessica, lo spuntino serale). La morte di Jenna, d'altra parte, doveva essere shockante e straziante (e lo è stata), ma più per l'impatto che avrebbe avuto su Elena, Jeremy e Alaric che per la perdita di Jenna stessa (che stava appena iniziando a mostrare tutti i lati della sua personalità prima di essere Klaus-crificata...). Il resto delle dipartite durante la stagione ha suscitato al peggio un "chissene frega" e al meglio un "che peccato che non abbiano sviluppato di più questo personaggio." Il modo di trattare la "morte" in TVD questa stagione ha avuto come risultato la trasformazione della stessa nella cosa meno shockante - e spesso meno interessante - dello show.

La maggior parte dei personaggi che sono davvero "morti" questa stagione erano o sconosciuti, o senza nome o sotto-sviluppati. Anche la scelta di chi uccidere prima era discutibile. Molti di noi avrebbero preferito che il sadico Brady fosse sopravvissuto più a lungo di quella noiosa lavapiatti di Jules; chi non ha desiderato che l'eccentrico (e utile!) Slater avesse resistito più a lungo di un singolo episodio? Greta, Luka, Jonas, Aimee, Sarah - la morte della maggior parte di questi personaggi non ha avuto delle forti conseguenze emotive sul cast principale e non hanno fatto proseguire la storia. Nessuna si è dimostrata degna del titolo di "punto di svolta." I personaggi stessi non hanno fatto abbastanza impressione sui fan perché ci importasse della loro dipartita.

La mia speranza, ora che ci stiamo per addentrare nella terza stagione, è che lo show, con i suoi fantastici sceneggiatori (e le loro memorie a lungo termine) si redimerà non dimenticando alcuni dei personaggi uccisi nella seconda. Nello specifico, credo che Elena cambierà in modo molto profondo e tangibile dopo la morte di cinque figure genitoriali nello spazio di un anno. Praticamente la sua intera famiglia è stata sterminata - in gran parte a causa sua. Se questa sorta di dolore e senso di colpa non causasse un cambiamento permanente e duraturo in una ragazza di 17 anni, non so cosa lo farebbe. Forse la trasformerà in una sconsiderata, o la farà proseguire da sola senza nessun Salvatore che le serva da sostegno/fidanzato. Forse impazzirà e passerà lei stessa al lato oscuro; qualcosa mi dice che quei fan che si lamentavano di Elena e Stefan come personaggi così perfetti da essere noiosi, e che ora stanno sbavando per la riapparsa dello Stefan Squartatore, adorerebbero vedere Elena perdere un po' la testa. Immaginate Damon diventare il più calmo e stabile del trio...! L'inferno si potrebbe davvero ghiacciare.
“Non c'è nulla di certo in questo mondo, tranne la morte e le tasse.” Benjamin Franklin
Delle tasse non so molto, anche perchè nessuno degli abitanti di Mystic Falls sembra pensare molto alle attività quotidiane della vita dei comuni mortali, come la scuola, il lavoro e le bollette, ma se c'è una cosa che abbiamo imparato quest'anno è che se sei uno dei personaggi principali, c'è sempre un modo per assicurarti che la morte non sia definitiva. L'impressione è che la seconda stagione abbia perso un pò della sua forza quando si è trattato di uccidere i personaggi importanti. Con solo un paio di eccezioni degne di nota, ogni volta che un personaggio principale è morto, questi veniva immediatamente riportato in vita da gioielli magici, incantesimi, sangue speciale o scambio sovrannaturale di anime. Il più grande ed unico avversario di Jeremy nella gara a "chi resuscita più volte" è sicuramente Elijah, ma Elijah più che morto lo definirei "dormiente", visto che gli Originali non possono morire, e questo è un altro degli aspetti della morte che potrebbero venire cambiati nella terza stagione se gli sceneggiatori dovessero decidere di uccidere Klaus. In linea di massima, questo show rispetta il suo pubblico e non si prende gioco di noi o delle nostre emozioni con trucchetti da quattro soldi, ma dobbiamo comunque ammettere che l'uccisione di personaggi che contano davvero è un elemento che è un pò mancato rispetto all'anno passato.

Nella seconda stagione, mentre non mi è piaciuta l'intera montatua di quanto un morso di licantropo possa essere pericoloso per un vampiro, per poi invece arrivare in un attimo a trovare un modo tutto "mitologico" per salvare Damon, la questione più importante secondo me è stata la seconda fuga di Jeremy dal fiume Stige. Lo show infatti si è dato da fare per riuscire a mettere in chiaro il fatto che gli anelli magici proteggono gli umani solo delle morte per cause sovrannaturali, quindi perchè la scelta di uccidere Jeremy con un colpo di pistola mostrando l'ennesimo modo magico per riportarlo in vita? Secondo me, questo ha un pò sminuito l'intero concetto della morte in The Vampire Diaries e ha giocato in maniera incostante e poco credibile con la mitologia dello show senza ragioni ben precise. Non c'era un altro modo per far tornare Vicki ed Anna? Lo show è davvero così avverso ad uccidere per sempre i suoi personaggi? Non che io stia suggerendo di uccidere qualcuno dei tre personaggi principali, ma se si parla di una morte "destinata a cambiare l'andamento delle cose", si deve trattare di un personaggio importante, deve andare a colpire molto la trama, e ancora più importante, il personaggio deve morire sul serio.

Le uniche tre morti di questa stagione che hanno davvero avuto un impatto emotivo su di me, sono state quella di Caroline (che ha segnato la fine della vita come la conosceva prima), quella di Rose (che ha costretto Damon ad affrontare la questione della sua non totale immortalità e l'ha portato a una crisi esistenziale), e di Jenna (che ha rappresentato la perdita della figura genitoriale per Elena e Jeremy). Tutte queste morti, condividevano un elemento di fine e permanenza che ha alzato l'importanza dei loro personaggi.

Nella terza stagione, The Vampire Diaries dovrebbe essere secondo me più selettivo e scegliere di uccidere un personaggio se questi è qualcuno che conta davvero, quando quindi ci saranno delle conseguenze per tutti, e quando si tratterà di uno stato permanente. Dubito infatti che limitare la pericolosità della morte possa avere un impatto positivo sul livello di schock dello show, dal momento che ora come ora la morte è l'aspetto che coglie meno di sorpresa. In effetti, io sono dell'idea che meno morti, e limitate ai personaggi a cui teniamo davvero, restituirebbe forza vitale al concetto base dello show e farebbe tornare la morte ad essere una delle cose più temute dai fans di TVD. E se lo show persiste a cercare di battere il guinness dei primati per il maggior numero di morti in una stagione, allora potrebbe smetterla di proclamare le morti come "fatti che avranno un enorme impatto sulla trama" e prenderle per quello che invece sono sul serio, e cioè solo un giorno come un altro a Mystic Falls.

Spero che la terza stagione andrà più a fondo nei singoli personaggi, e non solo nella storia che c'è dietro agli originali, ma anche in quella dei nostri beniamini Tyler, Matt, Alaric e Bonnie. Se un personaggio o due muoiono, potrebbe essere qualcuno che ha avuto un'evoluzione nel corso della stagione e a cui il pubblico si è affezionato. Mi sembra difficile che tutti e nove gli originali possano durare molto a Mystic Falls, nè tantomeno credo che i quattro personaggi che ho nominato prima debbano morire o moriranno nella terza stagione. Almeno in questo modo ne sentiremmo la mancanza e reclameremo altri fantasmi.

E per restare in argomento, mentre a questo punto dovrebbe essere molto chiaro che non sono una grande fan dei morti che vengono riportati in vita, sono curiosa di scoprire cosa TVD ha in mente per le riapparizioni di Vicki ed Anna. A giudicare da quanto sono intriganti le possibili vie da prendere per affrontare cosa esattamente sono e il motivo per cui sono tornate, spero anche che questo non diventi un altro modo magico per evitare la morte permanente. Detto questo, i fantasmi sono esseri sovrannaturali, e abbiamo ricevuto più volte le visite di Emily Bennet, perciò la sporadica visita di qualcuno che ha un obiettivo ben preciso potrebbe fare ciò che le morti in questa stagione non ci hanno dato... e cioè portare la trama a un livello successivo ed avere un impatto sui personaggi e su di noi.


Nella vita di tutti i giorni, Shira Rosenblatt è un avvocato specializzato nelle questioni inerenti gli affari, che passa il tempo scrivendo e avendo a che fare con documenti legali e difendendo con passione i suoi clienti. Nella sua vita dei sogni, avrebbe abbastanza tempo per passare interi giorni e settimane a costruire saggi, storie di fantasia, e recensioni sui suoi show e libri preferiti e inoltre difendere con passione i suoi personaggi preferiti (che si tratti di realtà o finzione).


Seguici anche su Facebook Il trio delle meraviglie ~ Delena o Stelena? e su Twitter LoveDamonIan.

Nessun commento:

Posta un commento