sabato 6 ottobre 2012

I MIGLIORI INTRECCI DI TVD IN DIECI EPISODI


loadingA.V. Club in vista dell'inizio della nuova stagione tv, ha recensito The Vampire Diaries e le caratteristiche che lo rendono unico e così appettibile per i suoi fan: ritmo narrativo velocissimo, folli colpi di scena e ottime perfomance degli attori. E consiglia di avvicinarsi a questo, tramite la visione di dieci episodi rappresentativi dello spirito dello show lungo le tre stagioni, come (citandone alcuni) Lost Girls, Masquerade e The End Of The Affair... Pronti per un breve ripasso?
Provate i cambi di intreccio e le tante emozioni di The Vampire Diaries in 10 episodi. 

Con così tante serie disponibili in streaming o in DVD ogni giorno, diventa sempre più difficile affezionarsi a nuovi show, succede meno con i classici di tutti i tempi. Con TV Club 10, vi mettiamo di fronte ai 10 episodi che meglio rappresentano una serie TV, classica o moderna. Se guardate questi 10, avrete un’idea migliore di cosa tratta la serie, senza doverla guardare tutta. Non sono i 10 episodi migliori, ma i 10 episodi più rappresentativi. 

Sebbene sia additata come un’imitazione di Twilight, The Vampire Diaries è la cosa migliore uscita dal fenomeno dei vampiri adolescenti. Spinta dal successo di Twilight, il network dagli ascolti disperati, The CW, diede una possibilità ad una sua saga basata su una popolare serie di romanzi per adolescenti che tratta il tema dei vampiri, anche se molto più vecchia. (Il primo libro di The Vampire Diaries fu pubblicato dall’autrice L.J. Smith nel 1991.) Nel processo, il network, insieme agli sceneggiatori veterani Julie Plec e Kevin Williamson, hanno creato qualcosa di meglio sia dei romanzi che sono alla fonte sia dell’ispirazione. Quello che è iniziato come una semplice storia di fratelli vampiri Damon (Ian Somerhalder) e Stefan Salvatore (Paul Wesley), che condividono la noiosa abitudine di innamorarsi della stessa ragazza (Nina Dobrev, che ha il doppio compito di interpretare sia l’umana Elena Gilbert sia la vampira Katherine Pierce), velocemente è diventata una storia epica, complicata fatta di famiglia, amicizia, violenza, schemi, e colpi di scena che ribolle attraverso un incredibile mucchio di trame. 

The Vampire Diaries non fa episodi singoli. La bellezza della serie è il modo in cui, dal primo episodio in poi, ha costantemente costruito il tutto sugli episodi precedenti, cambiando e girando finché le teste dei telespettatori ruotano ad ogni atto di rottura che lascia senza fiato. Questo non significa che la serie è impenetrabile, comunque. The Vampire Diaries ha abilmente implementato una struttura che quasi sempre offre un arco individuale, contenuto e propulsivo in cui i nuovi spettatori possono trovare la loro chiave di lettura. Questa tecnica è stata sviluppata nella stagione uno ma è arrivata al suo apice nella stagione due, che è un esempio da manuale su come creare una stagione di televisione eccitante, soddisfacente e quasi ad un ritmo maniacale. 

The Vampire Diaries praticamente è fatto per le abbuffate. E’ l’ideale da divorare con enormi morsi finché lo spettatore ha gli occhi vitrei e sbava sul divano, appena capace di premere il bottone “play prossimo episodio” su Netflix. Ma la premiere della stagione quattro ci sarà tra una settimana – giovedì 11 ottobre – e 66 episodi sono un numero scoraggiante da guardare nel frattempo. Per quelli interessati ad una mini-maratona per prepararsi alla stagione quattro - o per quelli che sono semplicemente curiosi del perché le loro timelines di Twitter divengano una frenesia di lettere maiuscolo ogni giovedì sera – ecco 10 episodi che rappresentano il bene, il male, e la gloria di uno degli show TV migliori nel suo genere. 

“Lost Girls” (stagione 1, episodio 6): Nonostante la Plec e Williamson abbiano scritto due episodi prima di questo (incluso il triste pilot), il loro copione di “Lost Girls” sembra come l’arrivo dello show. Dividendo il tempo tra l’inaspettata trasformazione in vampiro di un personaggio al giorno d’oggi e la storia di come Stefan e Damon sono diventati vampiri nel 1864, l’episodio introduce alcuni punti della serie: flashback, omicidi a sopresa, e, meglio di tutto, l’incomparabile vampira – e primo amore di Stefan e Damon – Katherine Pierce. Cosa più importante, è il primo episodio divertente dall’inizio alla fine, supportato dal ritmo che lascia senza fiato che è diventato la firma della serie. 

“The Turning Point” (stagione 1, episodio 10): Per quanto The Vampire Diaries giri intorno a delle folli macchinazioni della trama e alla violenza malandrina, inizia come una qualsiasi semplice storia d’amore tra un’adolescente e un ragazzo di 165 anni. “The Turning Point” abbraccia questo romanticismo ma intelligentemente lo smorza con qualcosa di estremo di cui ha molto bisogno, portando Elena e Stefan a stare insieme abbastanza a lungo da far diventare doloroso quando lei accidentalmente viene a conoscenza della sua strana somiglianza fisica con Katherine. In aggiunta a questo romanticismo, l’episodio prova anche le solide basi horror dello show con una sequenza finale da incubo che fissa il punto di partenza per i molti momenti inquietanti che verranno. 

“Let The Right One In” (stagione 1, episodio 17): La stagione uno si concentra sulla ricerca della presunta-ma-non-realmente-morta Katherine, che ha a che fare con numerosi cambi di alleanze e doppi giochi. “Let The Right One In” introduce la diffidente amicizia tra il vampiro Damon e il cacciatore di vampiri Alaric (Matt Davis), un’amicizia che col tempo diventa uno dei rapporti più solidi dello show. Quando Damon e Alaric si alleano per recuperare Stefan da una casa piena di vampiri psicotici, un legame permanente si è formato, e The Vampire Diaries capisce quanto sia divertente guardare i personaggi che eseguono un piano, con questo lo show raggiunte dei risultati trionfali ancora e ancora. 

“The Return” (stagione 2, episodio 1): La prima stagione promette Katherine Pierce, e la premiere della stagione due mantiene quella promessa e altre. La Dobrev brilla come la spietata, egoista vampira, dando il via con una delle migliori apertura che le serie abbiano mai partorito, poi intrecciando tutti per l’intero episodio, finché l’ora finisce con lei che commette un atto shockante su un personaggio innocente ed usandolo per schernire i fratelli Salvatore. Non è solo una performance da tour de force per la Dobrev, ma anche un’introduzione di personaggio leggendaria, e da’ il via ad una delle meglio organizzate e stimolanti stagioni di televisione degli ultimi tempi. 

“Masquerade” (stagione 2, episodio 7): Mystic Falls, la città in cui è ambientato The Vampire Diaries, ama far festa, e “Masquerade” è un esempio glorioso della dipendenza da feste dello show, per mettere insieme personaggi e schemi con uno stile da incubo. Quando i personaggi si riuniscono nel tentativo di uccidere Katherine all’annuale ballo in maschera, hanno lì pronta ad aspettarli una lezione brutale di come lei è sempre almeno due passi avanti a loro. Nel frattempo, il tentativo dello show di entrare nella leggenda dei licantropi diventa più marcata quando Tyler (Michael Trevino) prova disperatamente ad evitare di innescare la maledizione che è dentro di lui. Tutto mentre gli altri indossano dei vestiti carini! 

“Klaus” (stagione 2, episodio 19): Dato che The Vampire Diaries si agita costantemente nella trama, spesso si trova faccia a faccia con un mucchio tremendo di spiegazioni. Uno dei punti di forza più grandi dello show è la sua abilità di rendere questa spiegazione irresistibile, una capacità mai dimostrata meglio che in “Klaus,” forse il miglior esempio di sempre di “episodio come discarica di informazioni.” E’ anche uno degli episodi più coraggiosi della serie fino a questo punto, dato che tiene le redini della mitologia dell’intera stagione e ce la fa scoprire solo a tre episodi dal finale. Ma prima di tutto, questa ora introduce il cattivo, Klaus (Joseph Morgan), un personaggio che da’ forma alle serie – nel bene e nel male – da questo punto in poi. 

“The Sun Also Rises” (stagione 2, episodio 21): Il culmine del piano diabolico è anche il culmine dei temi principali della serie: lealtà, famiglia e sacrificio, con la morte come ultima conseguenza. Quasi come firma dello show cambio di trama e salvataggi all’ultimo minuto condividono i riflettori qui, quello che risalta in quest’episodio è quanto siano diventate profonde le implicazioni emotive per i personaggi, e di conseguenza, il pubblico. Metà azione folle e metà riflessione intensa sulla vita e la morte, “The Sun Also Rises” spezza i cuori sia dei personaggi che del pubblico per la prima volta, e mostra quanto sia diventato maturo uno show come The Vampire Diaries. 

“The End Of The Affair” (stagione 3, episodio 3): La stagione tre sparpaglia i personaggi al vento, forzando Stefan a tornare ai suoi giorni da killer terribile e diventare il compare obbligato di Klaus nella sua ricerca per creare un esercito. In “The End Of The Affair,” Klaus mostra a Stefan che non è sempre stato un compagno riluttante attraverso una serie di interessanti flashback degli anni 20. E’ uno sviluppo dei personaggi cruciale per ambo le parti, mentre Klaus assume delle sfumature di cui aveva bisogno, e la corda sulla quale Stefan sta camminando tra Klaus ed Elena diventa ancora più rigida. 

“Dangerous Liaisons” (stagione 3, episodio 14): Klaus e la sua famiglia di Originari sono il parafulmine della stagione tre, distraendo lo show dal suo credo “la trama per prima” stabilito e facendolo ondeggiare di più nella mitologia e nella modalità vicende passate. Non l’intera famiglia finalmente in gioco, Elena si ritrova nel mezzo di un antico scontro, dato che la madre Originale rivela che non ha le migliori intenzioni verso la sua prole. La relazione tra Elena e Damon arriva ad un punto cruciale, mandando Damon lungo una strada fatta di auto-distruzione. (E Klaus disegna un ponu. UN PONY.) 

“The Departed” (stagione 3, episodio 22): L’episodio più carino ed audace dello show finora, “The Departed” racconta passato, presente e futuro di Elena Gilbert. Coma la doppelganger e vero centro di tutta l’attività sovrannaturale nell’universo per le ultime due stagioni, Elena è sopravvissuta fino a questo punto grazie ad un quasi costante stato di allerta. Qui, attraverso i flashback di tempi più felici prima che i suoi genitori morissero, finalmente conosciamo una Elena non-doppegager e adolescente. Possedendo un fiuto cinematico a cui spesso si è fatto riferimento durante la serie ma che non è mai stato raggiunto, questo finale di stagione finisce con una nota da restare a bocca aperta che avrà delle conseguenze su tutte le serie a venire. E’ il racconto devastante e solenne dell’ordine supremo. 

E se vi sono piaciuti questi, eccone altri 10: “A Few Good Men” (stagione 1, episodio 15), “Founder’s Day” (stagione 1, episodio 22), “Plan B” (stagione 2, episodio 6), “Katerina” (stagione 2, episodio 9), “The Descent” (stagione 2, episodio 12), “The Dinner Party” (stagione 2, episodio 15), “The Birthday” (stagione 3, episodio 1), “The Reckoning” (stagione 3, episodio 5), “Our Town” (stagione 3, episodio 11), “Do Not Go Gentle” (stagione 3, episodio 20).



fonte TVD Italia




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