lunedì 23 maggio 2011

VAMPIDEO (35): I LOVE YOU ALL THE SAME

'It’s no easy task being an ordinary parent to an extrordinary child. I failed in that task. And because of my prejudices, I failed you. I am haunted by how things might have turned out differently if I had been more willing to hear your side of things. For me it’s the end. For you, a chance to grow old and someday do better with your own child than I did with mine. It’s for that child that I give you my ring. I don’t ask for your forgiveness or for you to forget. I ask only that you believe this: whether you are now reading this as a human or as a vampire, I love you all the same, as I’ve always loved you and always will'
Adesso che ci siamo un pò disintossicati dalla strepitosa season finale posso iniziare a concentrarmi su tutte quelle storyline che, per ragioni di urgenza non ho potuto affrontare prima. Potendo prendere in esame un solo aspetto per volta.. non è facile accendere i riflettori su tutto al tempo giusto. In ogni caso, prendo nota e cerco di non farci mancare mai nessuna riflessione.
JOHN GILBERT. Devo dire sinceramente che sia lui che Isobel sono risultati dei personaggi abbastanza controversi: nel senso che, anche quando facevano 'a modo loro' del bene, non so perchè ma non era mai del tutto chiaro da che parte potessero stare davvero. Certo le azioni di John alla fine sono state davvero rivelatrici a riguardo. Immagino che non potesse dimostrare alla figlia maggior amore che restituendole qualcosa che lei credeva fosse andata perduta.
Ancora una volta, in questo show, abbiamo usato la morte come vassello per la.. vita. In questa caso, la vita di Elena da umana.
Vorrei fare una premessa: benchè io sia molto sensibile all'amore paterno, non mi sento di definire John a tutti gli effetti il padre di Elena. Sinceramente? Penso che non se lo meriti davvero: e forse, penso lo sapesse anche lui.
Cattivo padre? Forse.
Ma con la mia anima romantica voglio pensare ad un John Gilbert che si è tenuto lontano dalla figlia per tutti quegli anni esclusivamente per amore. Mi piace immaginarlo triste e senza scopo, dopo aver detto addio (due volte) all'unica donna che avesse mai amato, e ad una figlia appena nata. Pensandola più felice con il fratello e la moglie. Serena. Senza drammi.
Mi piace anche pensare che, nonostante la sua Isobel fosse diventata ciò che lui odiava di più al mondo, lui avesse continuato lo stesso ad amarla. Caro John, questo non ti ha reso molto diverso da Elena, legata profondamente ad entrambi i fratelli Salvatore, vero? Questo avrebbe dovuto farti pensare di più, prima di scatenare l'inferno al Founder's Day.
Nelle parole di John c'è tutto questo. L'amore per la figlia: l'addio alla figlia.. lo stesso speculare addio che Isobel prima di morire ha dato ad Elena. 'Ti ho amato. Non ti sono mai stato vicino, ma ti ho amato'.
Nelle parole di John, quelle iniziali si legge ANCHE gratitudine: Elena pochi giorni prima che si scatenasse la tragedia con l'arrivo di Klaus aveva in qualche modo riaccolto il padre nella sua vita. 'Sei l'unico genitore che mi resta. Penso che con il tempo imparerò a non odiarti'.
Credo che queste poche parole abbiano fatto completamente breccia nel cuore di un uomo, in apparenza senza scrupoli. Alla fine, John  ha dimostrato, anche senza conoscere davvero quello che la sua bambina era diventata, di aver capito cosa c'era nel suo animo. Paura. Paura di perdere l'umanità.
Mi piace infine pensare al suo ultimo atto come un atto DA PADRE. Niente coraggio, niente eroismo, niente platea. Solo un padre. Un padre che darebbe qualsiasi cosa per la figlia. Un padre che regala alla figlia la vita che lei desiderava.
L'amore ha davvero molti modi di manifestarsi. 

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