mercoledì 13 marzo 2013

IAN RISPONDE ALLE DOMANDE DEI FANS SU TWITTER


Qualche giorno fa, Ian Somerhalder ha risposto ad alcune domande dei fans tramite l’astag #TweetmeIan. Proseguite nella lettura per il Question&Answer.

Ciao ragazzi, qui è Ian e sono al SelfBy con quelli della Warner Bros e della CW…Tra poco inizierò a rispondere alle vostre domande con l’hastag #TweetMeIan, perciò controllate la vostra TimeLine, guardate il nostro show perchè il nuovo episodio andrà in onda giovedì, così nessuno mi griderà aspettando il nuovo episodio, parlerò con voi molto molto presto!

Domanda: Qual è il miglior consiglio che ti è stato dato e com’è stato girare “Time Framed” ?
Il miglior consiglio che abbia mai ricevuto, ovviamente ne ho ricevuti tanti e straordinari nella mia vita, ma penso che il migliore sia “Dì quello che intendi, e dai significato a ciò che dici”. Mi ha portato ad avere delle cose buone nella mia vita, e vivo basandomi su questo. Girare Time Framed è stato fantastico, è stata una buona produzione Gorilla, in The Vampire Diaries abbiamo molte risorse e molti macchinari, e giriamo insieme da anni, ma girare Time Framed, dove sono un guerriero in smoking, cosa che mi piacerebbe davvero essere, che si fa prendere a calci da bellissime donne, è stato incredibile! E avere mio fratello, Sinisha Nisevic, che dirigeva da dietro la telecamera e rendeva possibile questo progetto è stato fantastico!

Domanda: Qual è stata la scena più ardua da girare?
Credo che la scena più ardua per Damon sia stata nella Seconda Stagione, quando stava andando fuori di testa, mettendo in discussione la sua umanità e sentendone la mancanza, lui é sdraiato nel mezzo della strada e arriva una ragazza, aveva bevuto, era molto triste e molto ubriaco, e finisce per professare e confessare a questa ragazza sconosciuta soggiogata a non muoversi, quanto a lui manca essere umano, quanto è triste per lui passare un’intera vita senza avere quelle emozioni fenomenali che gli umani riescono ad avere. Lo abbiamo visto piangere, era scosso, ma è stato catartico per me e Damon, è stata una scena davvero difficile da fare, ho dovuto scavare in delle cose della mia vita che erano seppellite per una ragione! E devi farle risalire in superficie, ed è stato intenso, veramente un processo catartico e bellissimo, ma dopo sono stato depresso per quella scena per due giorni!

Domanda: Se poteste girare TVD in qualsiasi location del mondo, quale sceglieresti?
Ho vissuto alle Hawaii mentre giravo Lost. E mi è piaciuto davvero… anche se molto lontano. Se si potesse girare TVD ovunque, penso che scegliere un posto tra Parigi e i Caraibi. Penso davvero che siano due posti validi in cui Damon potrebbe vivere. Sì, scelgo Parigi e i Caraibi.
Domanda: Hai mai pensato di scrivere un libro sulla Ian Somerhalder Foundation?
Non ho mai pensato di scrivere un libro sulla ISF, ma se voi volete scriverne uno… non vi fermerò.

Domanda: Quanto tempo impiegate a girare un episodio?
Ci mettiamo circa dai nove ai dieci giorni. Tipicamente nove giorni. Quindi quando vedete quei 46 minuti di montaggio, pensate che per girare tutto ci è voluto circa tra gli otto e dieci giorni.

Domanda: Ciao baby, ecco una domanda: in cosa assomigli di più a Damon?
Ciao baby. L’aspetto che io e Damon condividiamo, per il quale ci assomigliamo di più è che Damon ama davvero divertirsi. E io amo davvero divertirmi. A Damon piace ammazzare la gente, a me non piace poi così tanto. Gli piace il Bourbon, a me piace il Bourbon. Amiamo spassarcela.

Domanda: L’idea della Fondazione ti è venuta come un lampo di genio o è stata un’idea che è bollita lentamente ed è cresciuta?
La ISF non mi è comparsa in sogno né è un’idea che mi si è presentata davanti improvvisamente. Ho sempre voluto fare questa cosa, ma non ho mai avuto gli strumenti, il tempo, l’energia e l’abilità per concretizzarla. La ISF è nata da un sentimento disorientato dopo il disastro della marea nera nel Golfo del Messico ad opera della multinazionale petrolifera BP. E ho realizzato che non potevo farci niente. E non voglio più avere questa sensazione. E voglio che i miei figli, i miei nipoti, i discendenti della mia famiglia fino alla venticinquesima generazione, tutte le persone in questa stanza e anche voi non sentiate più di non poterci fare niente. Ecco perché è nata la ISF.

Domanda: Ti ho fatto un ritratto, spero ti piaccia.
Non mi piace, lo amo.


fonte TVD Italia


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