mercoledì 23 maggio 2012

ALTRA RECENSIONE: WARHOUSE


loadingNon avevamo dubbi sul fatto che JOSEPH MORGAN prediligesse i personaggi psicologicamente 'disturbati'. Basti pensare alle mille e mille... fissazioni paranoiche del suo Klaus, ma anche il protagonista di Warhouse non scherza! Il film, essendo stato presentato a Cannes in questi giorni, è oggetto di molta curiosità. Andiamo a leggere quest'altra recensione. 
Warhouse Review

Titolo: Warhouse

Regista: Luke Massey (‘500 Miles North’)

Cast: Joseph Morgan (TV ‘The Vampire Diaries’), Matt Ryan (TV ‘Criminal Minds: Suspect Behavior’) e William Troughton

Con la crescita di popolarità del sub-genere tortura-porno ed i continui remake degli horror durante la passata decade, solo pochi dei nuovi film del genere hanno portato delle idee originali o hanno lasciato degli effetti emotivi duraturi sugli spettatori. Ma il nuovo thriller horror “Warhouse,” che è stato presentato a Cannes domenica, finalmente ha apportato un tocco psicologico di cui aveva bisogno il genere. Il film discute dell’umanità di un uomo e la sanità dopo essere stato imprigionato ed obbligato ad uccidere per sopravvivere.

“Warhouse” segue A.J. Budd (interpretato da Joseph Morgan), un marinaio della Marina Reale, quando si sveglia in una casa misteriosa ed è obbligato a lottare per la sua vita ogni giorno contro degli avversari inumani. Per restare vivo, A.J. deve uccidere i suoi avversari dentro la sua immutabile prigione, dalla quale è incapace di evadere. Mentre i giorni diventano anni, l’isolamento e la violenza minacciano la sua anima.

L’unica speranza di A.J. per restare vivo è nei diari di un ex prigioniero della warhouse, il luogotenente della Prima Guerra Mondiale Edward Sterling (interpretato da Matt Ryan). Dietro un muro segreto, A.J. scopre i diari, che servono da mentore al giovane marinaio e ad aiutarlo a restare vivo. A.J. si chiede cosa è successo ad Edward, mentre l’infinita scia di omicidi lo porta a prendere dei provvedimenti terribili.

Morgan è entrato bene nel ruolo di A.J., dato che ha interpretato con convinzione il deterioramento emotivo e lo stato mentale del personaggio durante il film. Mentre A.J. passa la maggior parte di “Warhouse” da solo, e c’è un minimo di dialogo, Morgan inizialmente presenta il suo personaggio come forte e determinato a trovare un modo per riconquistare la libertà. Ma mentre gli anni passano senza speranza o possibilità di fuga, l’unico conforto di A.J. è nei diari che Edward si è lasciato alle spalle. Morgan ha perfettamente bilanciato la questione di quello che è accaduto ad Edward e la lieve speranza che fosse stato capace di scappare con la percezione che ci potrebbe essere una piccola possibilità di essere liberato dalla sua prigionia.

La prima volta da regista di Luke Massey, che ha anche co-scritto il thriller horror con Benjamin Read, ha creato una storia intrigante che riflette sulla volontà della persone di lottare, e quanto riusciranno a sopravvivere. E’ facile per gli spettatori inizialmente chiedersi perché A.J. non ha smesso di uccidere per restare intrappolato nella casa senza un contatto umano o la possibilità di scappare. Ma il film alla fine fa un parallelo perfetto tra le lotte interne che i veterani di guerra provano dopo essere tornati a casa, ed il conto emotivo che gli presenta la continua lotta per restare vivi.

Con il recente aumento di film horror visivamente shockanti che si focalizzano soprattutto su sangue e truculenta per shockare il pubblico, “Warhouse” fa una mossa rischiosa invece focalizzandosi sugli effetti psicologici traumatici che l’omicidio ha su una persona. Isolato senza nessuna ovvia possibilità di fuga dalla sua nuova prigione, A.J. coraggiosamente prova a restare composto mentre cerca un modo per restare vivo e umano. “Warhouse” effettivamente non parla solo di un soldato che prova fisicamente a restare vivo nella sua nuova realtà al momento del ritorno a casa dalla guerra; mostra anche in modo intrigante la sua crescente disperazione per trovare un modo per sopravvivere e scappare dalla sua nuova guerra emotiva.

Tecnica: B-
Recitazione: B
Storia: B
Globale: B



fonte TVD Italia





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